I 20 minuti di Victor Osimhen. Dopo il gol di Pereiro (complice un errore clamoroso di Ospina) Spalletti capisce che è il momento di tornare all’usato garantito. Così, verso la fine dei giochi, Victor sale a bordo dell’ascensore per scavalcare Altare e infilare Cragno con il colpo di testa decisivo per il riportare il risultato in parità. Ormai è chiaro, il nigeriano è fondamentale per la manovra azzurra che ha bisogno di un terminale offensivo per appoggiarsi non solo sulle palle alte, ma anche sui lanci lunghi che aprono le difese anche più attrezzate e compatte. Dal ritorno dopo l’infortuno (a Bologna lo scorso 17 gennaio) è già il secondo centro per Osimhen che aveva segnato già a Venezia, sempre con un colpo di testa. Non ha paura Victor, il ragazzo che si danna sempre l’anima in campo per fare la differenza. E con quello di ieri siamo a 11 gol stagionali: 7 in campionato e 4 in Europa League, con inevitabile vista sul Barcellona che arriva a Napoli giovedì per la gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League.
Il Mattino
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