Domani sera al Camp Nou, fischio d’inizio alle ore 18,45, il Napoli affronterà il Barcellona per lo spareggio play-off di Europa League. In una lunga intervista del giornalista di As Mirko Calemme, ha parlato il centrocampista degli azzurri Fabian Ruiz.
Fabián, prima di tutto: come stai? “Buono. Ho subito un infortunio muscolare nelle ultime settimane, ma l’ho superato e ho preso il ritmo. Mi sento molto a mio agio”.
Cosa significa per il Napoli questo incrocio con il Barça? “La prima cosa è che è una partita storica per Maradona. Per i napoletani è un dio, sentiamo il dolore della città dopo la sua morte e vogliamo rendere omaggio alla squadra che lo ha portato in Europa. Poi devo ammettere che abbiamo ancora la spina dorsale del precedente scontro di Champions League. Quel 3-1 della gara di ritorno è stata una punizione eccesiva, e vogliamo la rivincita. È un grande club, ha grandi valori, ma arriviamo con fiducia. Penso che sarà un pareggio alla pari e spero che questa volta il risultato sarà diverso”.
Il Napoli arriva con buone sensazioni dopo un ottimo inizio e una brutta corsa. “Gli infortuni, il Covid, ci hanno fermato. Con tante vittime e tante partite da fare è stato tutto molto difficile, e la stessa cosa è successa a noi l’anno scorso con Gattuso. Abbiamo saputo superare le difficoltà e ci siamo, nella lotta”.
Lottare per lo scudetto, il grande sogno dei napoletani.” Sappiamo che è complicato, ma siamo una grande squadra e possiamo esserci fino alla fine, lo dimostrano i dati. Ho vinto un titolo a Napoli, la Coppa del 2020, e ci ha lasciato con l’amaro in bocca per non averlo potuto festeggiare con la nostra gente causa covid. Non sono nemmeno in grado di immaginare cosa accadrebbe in città se realizzassimo quel sogno. I tifosi se lo meritano. Notiamo il tuo supporto non solo allo stadio, che è normale, ma anche giorno per giorno, per strada, ovunque”.
Com’è come compagno di squadra Koulibaly? “È un leader e una brava persona, un pezzo di pane. Aiuta sempre chi ne ha bisogno. Siamo molto contenti della loro vittoria in Coppa d’Africa”.
Mertens è divertente come sembra? “Dries è quello che ha reso più facile il mio adattamento. Sono sempre con lui, è uno della mia famiglia. Che dire di più?
Come hanno accolto la notizia dell’imminente addio del capitano, Insigne? “Lorenzo ha passato tutta la vita in questo club, ma il calcio è così. È stato triste, anche se allo stesso tempo siamo contenti che viva questa esperienza. Starai bene”.
Ci si aspettava di rivedere Ancelotti a Madrid? “Se sono venuto a Napoli è soprattutto per merito suo. Ha mostrato il suo interesse per me e poter lavorare con un allenatore come lui è speciale. Non sapevo che sarebbe tornato lì, ma non sono rimasto sorpreso e nemmeno sorpreso che stia andando bene”.
I grandi della Liga si sono interessati più volte alla sua firma. Pensi di tornare nel tuo paese? “È lusinghiero che questi club siano interessati a me, questo è chiaro. In questo momento penso solo al Napoli, sono molto a mio agio qui e abbiamo grandi sfide davanti a noi. L’idea di tornare in Spagna in futuro è sempre lì: è casa mia”.
La Redazione (Traduzione Alessandro Sacco) ®