Il calcio al tempo del Var ha perso il suo sacro fuoco

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Un’analisi di questo nuovo calcio, quello che in campo vede calciatori, arbitro e Var. Ne scrive Il Messaggero a firma di Andrea Sorrentino. Si parte da Napoli/Inter per giungere ad una conclusione: l’occhio del Var, terrorizza. E si è portato via il sacro fuoco agonistico caratteristico del gioco del pallone:

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“Grande spettacolo non se n’è visto, se non su qualche manovra in velocità del Napoli nel primo tempo, per il resto è stata una gara di intensità più psicologica che agonistica, combattuta più tatticamente che tecnicamente, e assai corretta: ma ormai tutte le partite sono corrette perché si è terrorizzati che il Var infierisca con i suoi rallentini a capocchia, così addio a quel po’ di sacro fuoco agonistico oltre le righe che un tempo era uno dei condimenti di questo sport.”

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