Galante: “Spalletti ovunque va è protagonista indiscusso”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex giocatore dell’Inter, Fabio Galante.

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Se in Serie A ora ci si arriva con più facilità oggi
“Secondo me sì, anche con più velocità. Io ci arrivai a 18 anni, ma era più difficile, anche andare in Nazionale era più difficile. Bergomi vinse a 18 un Mondiale, ma era un’eccezione. Era un altro calcio. Nel mio periodo nei settori giovanili imparavi dagli allenatori, c’era possibilità di investire. Ci sono periodi in cui in Italia arrivano campioni oppure nascono in quel periodo. Sicuramente nel mio periodo credevamo di più nei giovani, io partii dalla Serie C1 ed anche nel settore giovanile dell’Empoli c’erano tutti italiani. Ora invece ci sono tanti stranieri e quindi non è facile anche per Mancini, per esempio, scegliere dei giovani per uno spareggio importante”.
Sulla mano di Spalletti in questo Napoli
“E’ un allenatore che ovunque è stato, è stato protagonista. E’ stato bravo ed ha gestito bene, a parte i casi Totti ed Icardi, ma ovunque è andato è stato bravo. C’è poco da fare, secondo me può andare ad allenare anche la Nazionale o il Real Madrid, ha esperienza e gestisce bene le situazioni. Chiaro che ci vogliano anche i giocatori, ma il Napoli quest’anno ha vinto la “Champions ed il campionato della sfortuna”. Se è ancora lì è anche per merito suo, perché giocare senza Anguissa, Fabian Ruiz, Osimhen, Insigne ed altri, non è facile. Secondo me è un maestro di calcio ed un esempio per tanti giovani allenatori che vogliano intraprendere la carriera. C’è da ammirarlo e guardarlo come allena, come parla anche. E’ un genio, come ha detto Sabatini”.
Sulla gara tra Napoli ed Inter
“Partita da tripla sicuramente, ieri ho visto Inter-Roma allo stadio ed anche se veniva da un derby perso immeritatamente, ed era una squadra forte. E’ messa bene in campo, va mille all’ora, sarà fortunato chi la vedrà allo stadio. Me la guarderò da solo in televisione perché sarei agitato: da una parte ci sarebbe Spalletti, dall’altra l’Inter che tifo”.

 

 

 

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Fonte: 1StationRadio

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