Un solo volto nuovo. È quello di Axel Tuanzebe, difensore di belle speranze arrivato in prestito dal Manchester United. Così è iniziato e finito il mercato invernale del Napoli. Senza botti, senza fuori d’artificio e nemmeno senza grandi spese. Cristiano Giuntoli ha puntato tutto sul necessario, mettendo da parte il superfluo. Senza Koulibaly – ancora impegnato in Coppa d’Africa – e dopo l’addio di Manolas, serviva un centrale in più per dare un po’ di riposo a Rrahmani e Juan Jesus, così Tuanzebe è diventato l’acquisto giusto (prestito secco) al momento giusto. Non è arrivato il terzino sinistro, anche perché Ghoulam ha dimostrato di poter dare garanzie. Non è arrivato nemmeno un centrocampista, perché Demme e Lobotka non hanno fatto rimpiangere Anguissa e Fabian Ruiz. E così il Napoli è stato alla finestra, come spesso accade nel freddo mercato invernale. Qualche chiacchiera qua e là, qualche sondaggio e tanti ami lanciati in vista del mercato estivo, esattamente come prevede oramai da anni la politica azzurra: opzionare a gennaio per affondare il colpo a giugno.
Politica molto simile a quella operata dal Milan che ha puntato solo sulla freschezza del giovane Lazetic in attacco per dare a Pioli un’alternativa in più da utilizzare al posto di a Ibrahimovic e Giroud. B. Majorano (Il Mattino)
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