Umberto Calcagno, AIC e FIGC: “Un sistema che sta iniziando a non spendere di più”

0

A Punto Nuovo Sport Show, Umberto Calcagno, presidente AIC e vicepresidente FIGC:

Factory della Comunicazione

“Da un lato, il nostro mondo ha bisogno di aiuti che altri comparti hanno avuto. Nei prossimi giorni ci sarà un tavolo con il Governo sui ristori e sono convinto che riuscirà a partorire qualcosa di importante. Dall’altro c’è la necessità che società di A, B e C abbiano una progettualità divisa con nuove norme. Dobbiamo programmare una nuova sostenibilità. Già ciò che è stato inserito quest’anno, nei budget di Serie A, ci ha dato una mano. Un sistema che adesso, fortunatamente, sta iniziando a non spendere di più rispetto al passato. Mentre negli anni concomitanti con la pandemia, il nostro sistema ha speso di più. È un cammino da fare assieme. Rivedendo le regole che daranno credibilità. E per valorizzare più della metà delle società professionistiche. Che da sempre, ogni mese, pagano puntualmente. Da questa base dobbiamo partire. Il tavolo riguarderà non solo il mondo del calcio, ma tutto lo sport. Il mondo del calcio ha tutti i pro e i contro di un sistema con i riflettori puntati addosso. Vlahovic? Non entro nel merito delle commissioni, perché fanno parte dei contratti. In tutto il mondo ci sono i mediatori. Oggi si parla, a livello FIFA, di una riforma che riguarderà tutto il mondo. C’è bisogno di trasparenza nelle transazioni. Questa sarebbe l’unica modalità che può dare la giusta importanza a tutti gli operatori del mercato. Su chi va via in scadenza. O chi, come Vlahovic, dà una plusvalenza importante alla società. Sono libere determinazioni. Può dispiacere per la situazione singola. Risentimento. Ma parliamo di professionisti. E società a scopo di lucro. Che fanno contrattazioni. Il mercato non potrà mai avere correttivi su questi tipi di situazione. Stadi al 100%? Il percorso da fare dovrà essere di responsabilità. Già oggi torniamo al 50%. Ed auspichiamo il 75%, in breve tempo. Ci auguriamo di rivedere gli stadi pieni. Ci stiamo lavorando a livello federale. Speriamo che il calcio possa essere da apripista. Come accaduto più volte per altri ambiti. La FIFA, con tutto ciò che farà sul sistema dei prestiti, limiterà le operazioni dei giovani. Mi piacerebbe che le società di Serie A e Serie B patrimonializzassero di più”.

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.