Maniero, ex calc.: “Vlahovic e Osimhen? Hanno caratteristiche diverse ma fanno la differenza per la propria squadra”
Filippo Maniero, ex calciatore, ha parlato ai microfoni di “1 Football Club” su 1 Station Radio.
Sulla gestione della governance del calcio sul Covid
“Sono temi delicati, ma penso che tutto diventa difficile per gli allenatori ed i giocatori. Quando ti capitano delle situazioni dove programmi gli allenamenti e poi diventano assenti perché positivi. Nei panni di un allenatore è difficilissimo gestire questa cosa, perché quando si giocano le partite la gente si dimentica che per 10-15 giorni hai fatto a meno di tanti giocatori. I risultati cambiano anche in base a chi tu fai giocare: in una squadra di grandi campioni come la Serie A se ti mancano questi giocatori vai in difficoltà”.
Sulla possibilità di un campionato falsato
“Non credo, ma i veri valori non sono mai usciti al 100%. Dall’Inter primo alla Salernitana ultima. E’ un mio pensiero personale”.
Su Vlahovic alla Juventus
“Il sostituto Cabral è semi-sconosciuto, dipenderà da lui. Vlahovic ha dimostrato tutto il suo valore, dal vivo mi sono reso conto che è veramente una forza della natura. Oltre ad essere bravo tecnicamente è devastante anche fisicamente. Ho visto i difensori contro di lui e sapeva tenere palla e proteggerla. La Juventus ha fatto un grandissimo colpo, non so la Fiorentina fino a che punto è riuscita a rimpiazzarlo”.
Sul confronto tra Vlahovic e Osimhen
“Mi piacciono entrambi, Osimhen ha dimostrato il proprio valore. Entrambi hanno caratteristiche diverse ma fanno la differenza per la propria squadra. Mezza palla che hanno la buttano dentro, sono il classico attaccante che ogni squadra vorrebbe. Per i gol Vlahovic, ma in assoluto entrambi”.
Sulla cessione di Gosens all’Inter
“Non so perché l’abbiano ceduto ora, sembra la situazione di Gomez l’anno scorso. Non so entrando nel merito delle strategie della società quali siano le loro idee, ma al di fuori sembra strano. Non è stato ceduto all’estero ma contro una squadra che è una diretta concorrente. Suona strano, ma il mercato degli ultimi anni non va valutato come ai miei tempi. Ora ci sono tanti giocatori che vanno a scadenza di contratto che o firmava o stava in panchina tutto l’anno. Ora gioca ed ha la fascia di capitano fino a fine campionato. E’ successo con Insigne quest’anno, lo scorso con Donnarumma. Lo dico a favore delle società, ma quando giocavo io succedevano raramente queste cose”.
Sul mercato del Milan in attacco
“Non è un errore puntare su Ibra e Giroud, ma bisogna essere onesti e sinceri nel capire ad inizio anno se possono essere calciatori che ti danno il 100% tutta la stagione oppure no. Se stanno bene fanno la differenza, se poi l’età conta e ti trovi in questa situazione è una cosa che la società ha messo in preventivo ad inizio stagione”.