Napoli – «La Serie A sta perdendo 1,5 miliardi di euro e senza ristori rischia il fallimento» è il grido di allarme che lanciano l’ad dell’Inter Marotta e il presidente del Milan, Scaroni. Due anni di pandemia. Ma pare a tutti un paradosso: vero che si spendono soldi per calciatori proprio per ottenere ricavi in futuro (la Juventus torna in corsa perentoriamente per la zona Champions) ma il grido di allarme sembra un paradosso. Il Napoli sta trattando con il Comune un abbattimento dei costi di fitto del Maradona: ma è un passaggio logico, considerando gli stadi chiusi per più di un anno e gli incassi ridotti. E la Juve come fa a sostenere un investimento da 130 milioni (tanto costa Vlahovic, compreso anche le commissioni)?
Il recente aumento di capitale da 400 milioni concluso nei primi giorni di gennaio è la risposta. Una operazione che ha portato liquidità fresca nelle casse del club bianconero, utile per far ripartire il piano di sviluppo lanciato nel 2019 e interrotto con l’arrivo della pandemia. L’Inter ha invece emesso un nuovo bond da 415 milioni di euro per rifinanziare il debito: chiude da 4 anni in passivo. Il bilancio del Milan è in rosso di 96,4 milioni di euro: un passivo, però, dimezzato rispetto alla stagione precedente (194,6 milioni). Secondo i dati la proprietà di Elliott, comprensiva del prestito iniziale fatto a Yonghong Li, ha sborsato dal suo arrivo oltre 700 milioni di euro.
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Fonte: Il Mattino – P. Taormina