Da qualche settimana si parla solo di lui, Alessio Zerbin. Gioca al Frosinone, sta facendo benissimo ed è di proprietà del Napoli. Un Napoli che pare, voglia riportarlo a casa. Dove è già stato giocando in Prfimavera ed allenandosi con Sarri. Ne parla a La Gazzetta dello Sport:
«Un salto che non si può descrivere, sembrava un altro sport. Ed è stato nel Napoli più bello. Mi allenavo con Mertens, Insigne, Callejon… Con loro è più facile, non sbagliano un passaggio, ho imparato tantissimo. Mertens una mattina si è fermato a insegnarmi a calciare, consigli che non dimentico».
Sul “ritorno” – «Il direttore Giuntoli mi ha fatto i complimenti, mi ha telefonato anche dopo Pisa, ma per il futuro è presto. Certo, un giorno mi piacerebbe giocare a Napoli, l’ho sempre detto: il progetto su di me era quello e io ci lavoro per tornare a vestire quella maglia».
Magari al posto di Insigne – «Il ruolo è quello, ma è dura. Lui è un campione. E poi è simpatico, coinvolgente con i giovani. Un giorno, dopo una partitella persa, per punizione mi hanno fatto buttare in una pozzanghera e lui mi ha preso a pallonate. C’è un video divertente…».
Il tiraggiro di Pisa – «Secondo me quello di Monza è stato ancora più bello. Ma partendo da sinistra e giocando a piede invertito è naturale calciare così. Lui però fa sempre gol, io ci provo».