Per chiedere a Luciano Spalletti se sia veramente – e non completamente – felice, basterà portar pazienza, aspettare quarantadue giorni e poi osservare, attentamente, ciò che racconterà l’espressione del volto d’un uomo che, senza nascondersi, a modo suo l’ha detto, pur senza entrare nelle pieghe del suo discorso: «Vogliamo arrivare tra le prime quattro». Dal quarto al primo, e ci mancherebbe, gli andrà tutto bene, qualcosa gli piacerà (indiscutibilmente) di più; in questo viaggio tra spazio e tempo, il derby con la Salernitana, a quella con il Milan, offrirà la possibilità per ritagliarsi il futuro e quindi una dimensione.