Prima era “Bulldozer”, ora è “Petagnone”, l’attaccante azzurro è entrato nel cuore dei tifosi
Si è sempre sacrificato per la squadra, facendosi trovare pronto ogni qual volta Spalletti abbia avuto bisogno di lui, ed è così che Petagna è entrato nel cuore dei tifosi azzurri. Petagnone, lo chiamano così, i tifosi, e il soprannome è solo alternativo a quello con cui si era presentato a Napoli, Bulldozer, centravanti d’altri tempi con fisico da corazziere e piedi da rifinitore. «Qualcuno mi ha detto che sono stato un po’ ridicolo» ha raccontato sorridendo Petagna durante il racconto della rete contro la Sampdoria, il Napoli si è aggrappato al suo istinto per vincere una partita che altrimenti rischiava di complicarsi. C’è stato tanto altro prima e dopo il gol: Petagna ha giocato una gara di sacrificio lasciando a Mertens l’onore di attaccare gli spazi, si è mosso a tutto campo, ha invogliato i difensori a seguirlo ovunque – ha raggiunto i 32.5 km/h, nessuno come lui per velocità in sprint – e pochi sono riusciti a rubargli palla. Tanti ne ha difesi e molti li ha giocati con cura e precisione facendo salire la squadra e aiutandola a respirare nei momenti più intensi.
CdS