Sarà addio. Le strade di Mertens e del Napoli alla fine della stagione si separeranno. Non sarà un distacco velenoso: lui con i suoi 142 gol è nella storia del Napoli e vi resterà ancora a lungo. Quello del belga è un addio lunghissimo, il suo contratto impossibile non è più sostenibile. Né ha senso sperare che si possa ridiscutere la permanenza di un altro anno. Un’opzione che De Laurentiis non eserciterà. Non c’è bisogno di fare appello alle bandiere: Dries è Ciro e fino all’ultimo secondo bacerà ogni volta che può la maglia del Napoli. Se avesse potuto, il Napoli si sarebbe liberato del suo simbolo anche un anno fa. Ma alla fine andrà via anche lui, come Insigne, come Ghoulam, come Ospina. Non è un regolamento dei conti, non c’è nulla che Mertens e gli altri devono espiare. Mertens diventerà papà a Napoli, chiamerà il suo bimbo Ciro (anche Messi ha un figlio che si chiama così) e poi dovrà andare a concludere la sua carriera altrove. Magari dopo aver migliorato il record di reti con la maglia azzurra e dopo aver portato il Napoli alla conquista della zona Champions o chissà anche altro.
P. Taormina (Il Mattino)