A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuta Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi:
“Volevo fare un complimento a Napoli e i napoletani: quando le cose si vogliono fare e si fanno con il cuore si va oltre ogni ostacolo. Peccato Paolo non abbia giocato lì, si sarebbe trovato bene in un ambiente bello che ti fa sentire importante anche nelle piccole cose. Il mio era solo un voler dire che quando le cose si vogliono fare si va oltre gli ostacoli che sembrano insormontabili. Le polemiche ci sono state perché non c’è l’unità che invece si vede a Napoli. A Roma i romani pensano lo stadio sia di loro proprietà. Premetto che rispetto le loro idee perché sia Lazio che Roma da anni giocano in questo stadio, però se ne può parlare in toni più umani e rispettosi, ma anche più intelligenti.
Che si faccia o meno, Paolo non ha bisogno di uno stadio per essere ricordato. Bisogna rispettare lui, la famiglia e tutte le persone che amano Paolo e ne sono tante. Poi si vedrà. Mi sono sentita molto offesa dalle tifoserie che hanno voluto attaccare Paolo e non avrei mai potuto dire una cosa negativa contro Diego, conosciuto tramite lo stesso Paolo, che stimava e amava. Questo atteggiamento di alcuni tifosi sicuramente mi ha ferita molto. Ho fatto subito un post per prendere le distanze da una dichiarazione che non ho mai fatto, tra Diego e Paolo c’era un rapporto di amicizia e stima profonda.
Quando ho dato la notizia della morte di Maradona, Paolo è scoppiato in lacrime e non avrei mai potuto dire qualcosa di negativo su Maradona. Non è un errore che ho fatto io, ho preso le distanze da dichiarazioni che non mi appartengono. Questa cosa mi è servita per capire tante cose e per capire la bellezza e il cuore dei napoletani che se in un primo momento mi hanno attaccato, successivamente mi hanno chiesto scusa e invitato a Napoli. Paolo Rossi a Napoli? Sarebbe stato l’ambiente ideale per lui. Napoli e i napoletani un esempio”.
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Fonte: RadioPuntoNuovo