Cairo, pres. Torino, si schiera: “Non condivido il nuovo protocollo”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1. Dice la sua in merito al nuovo protocollo e si schiera dalla parte di Udinese e Bologna:
Riduzione della capienza degli stadi ad un massimo di 5000 spettatori? Una scelta che abbiamo preso all’unanimità, che per altro ci è stata caldeggiata dal Governo. Abbiamo preferito fare una scelta di responsabilità, anche se tutto sommato concordo con Bassetti: con la vaccinazione e il green pass uno è ben coperto. Per altro a dicembre i contagi erano circa 44mila, poi si sono impennati nonostante gli stadi chiusi. Non mi sembra sia il principale portatore di incremento dei contagi, insomma”
E’ d’accordo con le proteste di Udinese e del Bologna? “Credo siano abbastanza giuste. Io non ho condiviso il nuovo protocollo, non è molto ragionevole. Giocare con 13 elementi, attingendo dalla Primavera, fino ai 2003 indipendentemente se sono professionisti: tutto questo vuol dire andare oltre. In Inghilterra, ad esempio, hanno posto un limite minimo di giocatori che devono essere disponibili, ma se ci sono degli infortunati non vengono contati, Covid o meno, e soprattutto i giovani devono essere professionisti. E’ una cosa molto più ragionevole, che va anche a beneficio dello spettacolo. Vedere gare che finiscono tanto a poco secondo me non è una bella cosa. L’ho detto anche in Assemblea, il protocollo può essere cambiato. Anche noi oggi giochiamo contro la Fiorentina (alle 17, ndr), siamo un po’ forzati, anche se apprezzo che ci sia stato concesso un giorno in più, la Lega ha fatto il massimo”.