“UNA PAGINA TRISTE”. Così A. Giordano (Cds) definisce tutta la vicenda Insigne
L’editoriale di Antonio Giordano sul CorrSport parla della questione Insigne, compreso la giornata di ieri dove si è presentato ai tifosi del Toronto:
“Senza voler scivolare nella retorica di pancia, ieri è stato un giorno triste per il calcio italiano e per il Napoli, perché l’addio d’Insigne – ormai ufficiale – viene solennemente annunciato con un video che toglie quella patina sottile e pure invisibile d’illusione a chi ha sperato che, magari, qualcosa potesse ancora succedere. Dieci anni, nell’esistenza d’un calciatore e pure della gente, rappresentano uno spazio infinito e Insigne l’ha riempito a modo suo, con quel talento che gli è stato pur riconosciuto dalla concessione della «10» della Nazionale, con la sua genialità da 114 gol, con quel catalogo di «tiraggiro» da emozione pura, e pur con le sue umane fragilità. Nel momento d’un congedo che fa calare il sipario su un ciclo e pure un’epoca per Napoli è sconsigliato far del moralismo, adagiarsi dentro le frasi fatte e nelle interpretazioni più personali, perché ognuno su questo mondo avrebbe la propria; né ci si può rifugiare in paragoni improbabili – Totti e Maldini su chiunque altro – perché esponenti d’un genere a modo suo unico e comunque appartenuto a un calcio diverso. Semmai, di questi cinque mesi che ancora restano per gustarsi uno scugnizzo in tutta la sua spavalderia, altre cose si possono invocare e su tutte la necessità d’evitare che possano volare gli stracci, in una vicenda che non ha lati oscuri, a meno che non si voglia far finta di mentire a se stessi: Insigne e il Napoli, che poi sarebbe ADL, erano già distanti da un triennio, non erano più fatti l’uno per l’altro; e la strada verso il Canada è stata poi spalancata dall’assenza di offerte ragionevoli o invitanti di club di primissima fascia ma anche dal desiderio di quel simpatico «monello» d’evitare il pericolo, un domani, di dover arrivare nel «Maradona» da avversario. Il resto è fuffa che si perde in uno spicchio di malinconia per chi ama il calcio, nella consapevolezza che si chiude un capitolo denso e però – in certi passaggi – anche incompiuto.
Ps: a margine, ma non proprio lateralmente a tutto ciò, piccole considerazioni: il contratto di Insigne con il Toronto è quadriennale, come sottolineiamo da un po’, dal 7 novembre più o meno, da quando (e non è vanità), il Corriere dello Sport-Stadio scovò il club canadese come maggiore pretendente delle veroniche in salsa partenopea. Non era una fake news quella, evidentemente. E, sul piano comunicativo, la gestione di questa vicenda – pur comprendendo le ragionevoli aspettative di chi ha investito decine e decine di milioni di euro come il Toronto – avrebbe meritato una tempistica più opportuna. Sarebbe bastato aspettare maggio, cosa sono quattro mesi ancora?, prima di presentare Insigne al nuovo universo, concedendo un doveroso rispetto al vecchio. Triste, doloroso final”.
A. Giordano (CdS)