Candidato Lobotka, si presenti. Candidato Ghoulam, ci spieghi. Quando il Napoli-3 si è intrufolato all’Allianz Stadium, per giocare una partita contro il destino, l’unica scelta poteva essere l’oblio. Invece…In quattro mesi, da Napoli-Juventus a Juventus-Napoli, s’è capovolto un mondo. C’è aria nuova, la consistenza caratteriale di quella squadra nella quale il talento si coglie – e da un bel po’ – in dosi massicce. Non è stato facile incollare i cocci, però è accaduto anche rapidamente, perché nel bimestre iniziale di questa stagione, le tracce della Grande Bellezza sono state limpidissime: poi è successo (ancora) ciò che già s’era verificato verso la fine del 2020, accadimenti a catena, e la magìa è parsa evaporare. Intanto, nel conto brutale del calcio fatto a uso e consumo dei manager moderni, è stata recuperata una bella cifra, soldi che parevano ormai bruciati – i 21 di Lobotka, i 13 di Malcuit, i 15 di Rrahmani, i 20 di Petagna – e seppure qualcuno ancora volesse soffermarsi alla superficie, come un Paperon de’ Paperoni senza sentimento, già questo potrebbe bastare e pure avanzare per sentirsi ricchi dentro. Mentre invece la sfida continua: da un fumetto a Guerre Stellari per la Champions (e semmai per altro) in fondo è un attimo.
CdS