Gli azzurri erano in emergenza, nonostante Allegri abbia dichiarato che il Napoli fosse al completo. E’ ritornato sulla gara d’andata, il tecnico bianconero, ma non ha ammesso (almeno dinanzi alle telecamere) che la Juve non è riuscita ad aver la meglio di un Napoli in condizioni molto più che precarie e che, nell’ultima settimana, non aveva potuto di certo preparare bene la gara. L’analisi della Gazzetta dello Sport è alquanto critica. Si legge:
“Esagerata chiamarla impresa? Fate voi, ma il punto conquistato dal Napoli allo Stadium ha un alto valore etico e racconta dignità, perché conquistato in condizioni estreme: rosa sfigurata da Covid, infortuni e Coppa d’Africa; due sole “vere” riserve, Petagna ed Elmas, negativizzato alla vigilia, contro una Juve che aveva in panca un arsenale, da Dybala in giù; tre giocatori (Rrahmani, Zielinski, Lobotka) strappati alla quarantena imposta dall’ASL per fare numero; Ghoulam precettato, con 14’ di campionato nelle gambe; Spalletti, positivo, lontano dalla squadra. In un’emergenza del genere, il Napoli non ha tirato a sopravvivere, ma ha giocato meglio, ha dominato il primo tempo, è passato in vantaggio con Mertens e ha concluso con il 56% di possesso in uno stadio in cui aveva perso 9 degli ultimi 10 precedenti”.
E conclude: “Neppure contro un Napoli in emergenza biblica la Juve è riuscita a dominare, in casa sua”.