Il Napoli, dopo i casi di positività di Meret e di un membro dello staff azzurro, attendeva la decisione dell’Asl sulla partenza in direzione Torino. Ecco il comunicato dell’ente pubblico sanitario. “In merito all’accertato focolaio di positività al Covid-19 relativo alla SSC Napoli, l’ASL Napoli 1 Centro rende noto che alla conclusione dell’indagine epidemiologica è stata confermata la presenza di diverse positività, anche nell’ambito del gruppo squadra, e che per tutti i soggetti risultati positivi è stato disposto l’isolamento. Per i contatti stretti individuati è invece stato disposto il rispetto di quanto previsto al punto 1 della Circolare del Ministero della Salute n°60136 del 30.12.2021. È stato inoltre ribadito alla Società Calcio Napoli che il gruppo squadra, alla luce dell’acclarato focolaio di positività che tra l’altro presenta un continuo trend di casi positivi, dovrà attenersi scrupolosamente al massimo rispetto delle norme di contenimento e riduzione del rischio. La Società Calcio Napoli, alla luce del sopracitato focolaio e nel principio della massima cautela, provvederà a valutare ogni altra misura preventiva/restrittiva utile ad impedire la diffusione del contagio”. In aggiunta:
In sintesi, i giocatori negativi ritenuti contatti stretti coi positivi ad alto rischio, ad esempio con Meret risultato positivo questa mattina, non sono in quarantena se hanno dose booster (terza dose) e, da come si legge nella circolare, “per loro è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di Auto-sorveglianza termina al giorno 5”.
Invece, i “soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici: la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”. Per loro, dunque, niente Juve-Napoli: si aspettano comunicazioni ufficiali da parte della società.
C’è poi un altro caso, quello dei contatti diretti a basso rischio, per loro “qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o FFP2, non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie”. Per contatti a basso rischio si intende “una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti oppure una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che ha viaggiato con un caso COVID-19 per meno di 15 minuti”.
La Redazione