La patata bollente finirà oggi nelle mani del consiglio di Lega e al voto andranno in sei: il presidente Dal Pino, l’ad De Siervo e i consiglieri Percassi, Giulini, Setti e Scaroni; assisteranno in qualità di rappresentati della A in Consiglio Federale Marotta (coinvolto sul tema) e Lotito. La Lega ha ben chiaro che il calendario ha pochi spazi vuoti («Nessuno al momento» tuona un dirigente di una società) e non vuole derogare su un principio: se si iniziano a spostare gli incontri che si possono giocare, il campionato non verrà concluso. Ecco il motivo del fermo no a rinvii di partite di campionato quando le società sono “obbligate” dal regolamento (e non stoppate dall’Asl di turno) a scendere in campo a dispetto delle defezioni da Covid. La Supercoppa Italiana è una gara secca, e non ci sono implicazioni collaterali con la classifica come nel caso delle gare di A, ma in via Rosellini riflettono sulla linea scelta e non vorrebbero fare… deviazioni ritenute pericolose.
Fonte: CdS