Fabbricini, ex FIGC: “I calciatori sono giovani, ma devono essere più responsabili”
Roberto Fabbricini, ex Commissario FIGC, è intervenuto ai microfoni di “Si gonfia la rete” trasmissione radiofonica in onda sulle frequenze di Radio Marte:
“Credo che il COVID-19 sia un problema generale e non solo del calcio. Io ho letto che i giocatori sono andati in giro per il mondo, può darsi che la situazione non vada a migliorare, anzi. La riduzione della capienza sarà un problema di ordine economico. Ci vuole consapevolezza di ciò che stiamo vivendo da cittadini. Sicuramente va trovata una responsabilità maggiore, soprattutto per i giocatori stessi con le loro frequentazioni e le sortite extra calcistiche. Serve senso civico così come tanta attenzione.
Sono giovani quindi vanno capiti ma il lavoro va affrontato con senso di responsabilità. Si pensava di aver superato e c’è stata la ripresa, ora ai primi segnali la popolazione è fortemente vaccinata quindi la caduta è meno preoccupante. Ma dobbiamo ricordarci che viviamo nel mondo reale. In pratica basta toccare un giornale o le monete, non dev’essere un momento di allarmismo ma anche di attenzione. Forse ci sono troppe voci però diciamo che una personale cautela andrebbe fatta.
Serie A? Non è bello fare pronostici perché vengono smentiti ma l’Inter ha qualcosa in più delle altre. Il Napoli è scivolato spesso internamente, il Milan spesso si è salvato all’ultimo, l’Atalanta a volte ha perso punti inattesi. L’Inter ha più continuità ma i pronostici sono fatti per essere smentiti. Fermare il campionato per un paio di giornate? Ipotesi molto complicata, i calendari ormai sono una cosa pazzesca. Se fermi la stagione per un paio di settimane – il che sarebbe saggio – poi ci sarebbe un’inflazione di partite. Ci sono le qualificazioni Mondiali, i progetti dei club. Di certo è un bel problema”.
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