Il Giornale – Spalletti ha una propensione a “mangiarsi” i centravanti che allena, ora tocca a Mertens
A tanti pare strana la scelta sistematica di sostituire Mertens, che Spalletti attua come un “rito” quando lo schiera dal primo minuto. Il Giornale oggi analizza questo aspetto del tecnico azzurro, che ha già vissuto situazioni simili con altri centravanti. “I centravanti passano e Spalletti rimane“. Lo scrive, su Il Giornale, Riccardo Signori, accusando il tecnico del Napoli di avere una naturale propensione a “mangiarsi” i centravanti delle squadre che allena. “L’ultimo ingresso nella ambiziosa collezione è Dries Mertens”. “Qualcosa si è rotto”. In passato c’è stato qualche dubbio anche sui rapporti fra il mister e Insigne, ma poi tutto è rientrato nella tranquillità. Con Mertens sembra più difficile“. “Nella piccola-grande casistica spallettiana i ruvidi rapporti prendono spunto da situazioni di spogliatoio, da eccessivo protagonismo interno, da mal recepito senso di libertà negli usi e costumi del gruppo. Comunque dall’idea di tener la parte della società. Aziendalista? Anche. Voglia di difendere il gruppo? Determinazione a mostrarsi comandante? Certo. Per esempio, Cassano finì fuori rosa perché ascoltava musica a bomba nello spogliatoio e snobbò il “consiglio” («abbassa il volume») del mister. Con Totti andò in contromano nella seconda vita romana: ne sono sortite storie, leggende e pure film. Totti faceva le ore piccole giocando a carte. Poi altri rimproveri, abrasioni verbali, non convocazioni: ovviamente non si parlava solo di gioco delle carte. Osvaldo in tempi lontani è stato preciso: «Fra Totti e Spalletti, scelgo sempre Totti». A ciascuno il suo. Chiaro è che questo tipo di mister non è accomodante, o perlomeno lo è fino a limite di sopportazione. Dopo diventano guerre e guerriglie. Ci sono allenatori che fanno pesare la lesa maestà. Semmai, a Spalletti, piace ledere la maestà altrui”.
Fonte IlNapolista