Gentile (Federico II): “Quello che ha fatto il Napoli non è stato per caso”

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Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Ivan Gentile, direttore della scuola di specializzazione in malattie infettive tropicali dell’Università Federico II di Napoli: “Nessuno è al sicuro in questo momento in ogni parte del mondo. Ci sono Nazioni meno fortunati di noi, con standard sanitari inferiori e, ahimè, anche economici in cui il tasso di vaccinazione è molto basso e la diffusione del virus è piuttosto alta. In Camerun le organizzazioni mondiali governative danno un rischio moderato. In quelle zone del mondo c’è un rischio maggiore per meno vaccini e maggiori assembramenti. Bisogna fare tutto nella massima cautela possibile, seguire le procedure per ridurre al minimo i pericoli di infezione. Il rischio zero non esiste. Non so che protocolli utilizzeranno ma il classico assembramento umano genera allarme. I vaccini che utilizziamo oggi sono quelli della sequenza di Whuan. Quel vaccino protegge anche dalla variante Delta che però dopo tre mesi inizia a scendere. Per la variante Omicron la terza dose del vaccino è protettiva. Bisogna correre a farla. Coppa d’Africa? Non devo ragionare da tifoso, bisogna avere un protocollo e capire con che modalità si fanno i tamponi, le norme di precauzione, considerando che in un ambiente del genere non si può mettere al sicuro al 100%, però bisogna anche vivere e convivere per i prossimi anni con questo virus. Da medico devo pensare che la salute viene prima di tutto, quando mi sveglio la mattina vado a salvare persone. Bisogna sapere cosa si va a fare, come si fa, altrimenti fa benissimo De Laurentiis ad opporsi. Per i soggetti vaccinati, il periodo di incubazione del virus è di 7 giorni, ma se dovessero circolare le varianti i tempi sarebbero più lunghi. Qualora dovessero partire i giocatori arrivando in finale, non ce la farebbero a giocare contro l’Inter. Le varianti non conoscono confini, prima o poi si diffondono. I contagi avvengono nei primissimi giorni. Sono ottimista di natura, molti campionati si definiscono sulla base della forma e degli infortuni. Il Napoli ha avuto una situazione che ha mimato ciò che accade con la partenza in Coppa d’Africa. Resto ottimista perché finora quello che ha fatto il Napoli non è stato per caso. I conti si faranno alla fine e speriamo di non rimandare anche quest’anno la vittoria”.

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