Mai titolare fino ad adesso Adam Ounas è in rampa di lancio e manda messaggi a De Laurentiis
Ma giovedì potrebbe toccare finalmente all’uomo che più di tutti è capace di regalare meraviglie nel corso degli allenamenti. Piedi di velluto, tocchi di classe che poi, in partita, si vedono con rarità: peccato che alla consapevolezza dei compagni non si accompagni la sua, di Adam Ounas. Lui, continua a vivere nella dimensione del campione potenziale ma ormai ha 25 anni ed è il momento in cui esca fuori dal potrei ma non voglio. O non riesco, che poi nel calcio è la stessa cosa. La sua fresca carriera è già un fiorire di etichette, ma quella di talento sprecato pare quella fino ad adesso più congeniale. Ma questa incredibile serie di accidenti che sta colpendo il Napoli, ora potrebbe proiettarlo nella formazione titolare contro il Leicester: sempre e solo brevi apparizioni in questa stagione, anche se con l’Atalanta, recupero compreso, è stato in campo per quasi mezz’ora. Anche lui ha avuto problemi fisici, perché ha rimediato uno stiramento alla cosce che lo ha tenuto fuori per quasi un mese e mezzo e solo da poco è tornato disponibile.
Ounas può agire sia da sottopunta sia da esterno alto a sinistra. Come sottopunta può avere la capacità di andare a creare uno spazio importante per la punta: il franco-algerino ha mostrato già, in più circostanze, di avere tra le sue caratteristiche anche quella dell’ultimo passaggio. Se è vero che da esterno tende ad avere la volontà di trattenere troppo il pallone, in una posizione dal numero 10, ha già espresso la qualità per trovare il varco determinante.
Inoltre, contro il 4-2-3-1 o 4-4-2 del Leicester, imposizione da trequartista centrale, Ounas può anche più facilmente trovare la possibilità di arrivare al tiro anche a ridosso dell’area di rigore. Partendo, invece, da una posizione di esterno sinistro, l’ex calciatore del Crotone può andare a puntare il terzino destro del Leicester e trovare la possibilità di mettere il pallone al centro forte e teso o anche di convergere per la conclusione. In questa posizione, però, resta il nodo delle coperture difensive che rappresentano il tallone d’Achille del talento nativo di Chambray-les-Tours. Un aspetto che Spalletti può ponderare andando a rafforzare gli ormeggi sulla catena e garantire maggiore copertura. L’ultima partita da titolare, il 22 maggio scorso, quando era ancora al Crotone (0-0 con la Fiorentina). L’ultimo gol lo ha segnato al Verona, il 13 maggio. I suoi numeri vanno aggiornati. Peraltro, nei due precedenti in cui è stato titolare in Europa League, non ha mai deluso: ha segnato al Lipsia e poi anche allo Zurigo.Domani Spalletti deciderà, ma le sue chance sono in crescita. Molto dipenderà anche dalle condizioni degli altri. Ma in ogni caso sa che giovedì potrebbe essere la serata in cui molti occhi saranno puntati su di lui. Forse è arrivato il momento di mandare un segnale: perché De Laurentiis ha scelto di tenerlo proprio perché crede nelle sue doti. Fonte: Il Mattino