A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Sassuolo-Napoli
Approfondimento su Sassuolo-Napoli
Sassuolo-Napoli: continua il tour de force per i partenopei che in questo periodo devono ancora fare a meno di Osimhen, Anguissa e Manolas.
Si è giocata ieri sera al “Mapei Stadium” la sfida tra il Sassuolo e il Napoli, valida per la 15^ giornata del campionato di serie A. Tanto entusiasmo da ambo le parti dopo i successi entusiasmanti dell’ultimo turno, con gli emiliani che hanno espugnato San Siro consentendo così ai partenopei di essere in vetta alla classifica da soli. La partita è terminato col punteggio di 2-2 col Sassuolo bravo a rimontare nel finale le due reti di svantaggio e con i partenopei che devono fare mea culpa per due sanguinosissimi punti lasciati in Emilia.
Ecco i principali spunti del match:
- La top five: primo in Europa per gol da fuori area e primo centrocampista per reti in serie A, Fabian Ruiz già nella parte finale della scorsa stagione ha cambiato la fisionomia della squadra. Regista arretrato o dieci metri più avanti, lo spagnolo ha acceso la lampadina guidando i compagni sino al momento della sua uscita dal campo. A mio avviso, con un pizzico di convinzione in più nei suoi mezzi, questo ragazzo può diventare anche tra i cinque centrocampisti più forti nella storia del Napoli.
- Il gatto nero: è un periodo davvero nerissimo dal punto di vista degli infortuni, ai soliti noti Anguissa e Osimhen si sono aggiunti gli acciacchi di Insigne, Ruiz e Koulibaly, più Politano Ounas e Demme a mezzo servizio. Nessuna squadra può regalare otto calciatori (almeno cinque titolarissimi) e pensare di poter competere per lo scudetto in queste condizioni. Sin dai tempi di Milik ormai negli ultimi due mesi solari comincia la conta degli infortunati, basti pensare a Koulibaly che dal 2019 per la terza volta consecutiva si infortuna a dicembre. Ora toccherà al medico sociale fare i miracoli e cercare di recuperare qualcuno e probabilmente sarà più lui che Spalletti a dover fare la formazione in vista della temibilissima Atalanta.
- Le scugnizzate: non è stata una gran prova ieri sera da parte di “Ciro” Mertens però il 14 partenopeo ci ha messo lo zampino su entrambe le reti partenopee. Prima l’anticipo d’astuzia su Ferrari nell’occasione della rete di Ruiz e poi il suo terzo timbro in due turni con un gol da centravanti vero nel cuore dell’area di rigore avversaria. Tutto questo purtroppo non è bastato al Napoli per sperare di portare a casa i tre punti contro un Sassuolo che, ad essere onesti, non ha mollato un colpo.
- La maledizione emiliana: quando il Napoli arriva al “Mapei Stadium” (compreso quando si è giocata la Supercoppa) da qualche anno a questa parte c’è una vera e propria maledizione che si abbatte contro. Tutti ricordano il pareggio di rimonta all’ultimo secondo dello scorso campionato e qualcosa forse di peggio è successo ieri sera. Scamacca era pronto ad uscire da tre minuti perchè il Sassuolo sembrava non crederci più, poi succede che la palla non esce per tre minuti e il centravanti realizza un gol pazzesco che riapre la partita. All’89’ poi l’arbitro (basta con questi giovani che “puzzano di sudditanza” e che poi vengono premiati dal designatore come Ayroldi) decide di invertire un calcio di punizione e la frittata è fatta. Davvero beffardo il destino…
- Le fasce, i timidi e la lettura: lo abbiamo detto più volte che gli azzurri non sono fortunati ultimamente, ma proviamo anche ad andare oltre la dea bendata e tocchiamo tre temi. Dopo quindici giornate dobbiamo sottolineare come gli esterni offensivi fatichino tantissimo a trovare la porta, non un singolo calciatore ma nessuno dei laterali riesce ad andare in gol con continuità. A mio avviso (non sono un tecnico sia ben chiaro) giocano un pochino troppo larghi, favorendo però gli inserimenti centrali di Zielinski e Ruiz che non a caso sono a quota nove reti, ma senza il centravanti titolare servono le loro reti come il pane. Secondo punto non mi è piaciuto nessuno dei subentrati (forse qualcosina almeno in un’azione l’ha fatta solo Petagna), troppo timidi nell’approccio e confusionari Elmas, Politano e Demme (inconcepibile come il tedesco riesca a farsi ammonire ogni 20 minuti) che devono decisamente incidere di più se vogliono pensare di rivedere il campo quando la rosa sarà al completo. Terzo e ultimo aspetto riguarda la gestione del match e le scelte di Spalletti che non mi hanno convinto perchè, al netto degli infortuni, bisogna ad esempio decidere quale ruolo dare al macedone (prima esterno a sinistra, poi centrocampista centrale e in altri match anche trequartista). Anche nei cambi si poteva sul 2-0 scegliere di potenziare il centrocampo congelando le iniziative avversarie, o anche sul 2-1 col Sassuolo tutto sbilanciato si poteva pensare di inserire un contropiedista puro come Ounas in coppia con Petagna. Peccato perchè stavolta Lucio ha forse letto male il match e questo costa due dolorosissimi punti al Napoli.
Articolo a cura di Marco Lepore