Palmara, ex magistrato: “è giusto che la Juve sia preoccupata”

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A Radio Punto Nuovo è intervenuto Luca Palamara, ex magistrato:

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“Inchiesta del 2004 per il falso in bilancio della Juve? Per pareggiare i conti, il nostro codice civile prevede che le perdite devono essere sanate. Ci sono due possibilità, o versare i soldi o provare degli stratagemmi. Soprattutto le grandi squadre hanno grandi numeri di tifosi che vogliono una squadra competitiva con giocatori forti di importanti e allora devono necessariamente ricorrere a delle alchimie che altro non sono che queste plusvalenze. Dare una valutazione a un giocatore non è delle più facili: questo è quello che è caduto 17 anni fa ed è anche quello che sta accadendo oggi. Ora, però, è mi sembra che siano più strette le valutazioni. In Italia ci sono norme più severe che all’estero. L’inchiesta di 17 anni fa nacque su queste basi e questi presupposti: ci sono stati tre grandi filoni di inchiesta. Quello farmacologico che parlava dell’alterazione delle prestazioni fisiche dei calciatori. Anni dopo si è parlato di doping amministrativo. Poi ci sono state le inchieste sulle scommesse del calcio. Oggi torniamo ad occuparci di come vivono i bilanci delle società di calcio: oggi sono spa e devono rispondere alle norme del codice civile. Nel mondo del calcio, si unisce l’aspetto commerciale a quello sentimentale e si cerca in qualche modo di mettere una pezza. La Figc deve esaminare la situazione e potrebbe metterci una pezza, a quel punto cosa accade. O si chiude un campionato o si trova un rimedio. Se le grandi squadre si trovano in zona retrocessione o vanno in Serie B ne risente lo spettacolo e anche il business economico. Cosa rischia la Juve? Verranno esaminati i bilanci, le operazioni che sostengono i bilanci e capire come sono stati ammortizzati i costi dei giocatori. Un giocatore comprato 100 tende a svalutarsi. L’indagine penale è quella della federazione andranno di pari passo, ci sarà una sorta di osmosi e quindi si terrà conto di quelle che saranno delle consulenze che saranno disposte e di quelle che saranno le conclusioni dei giudici. Giusto che la Juventus sia preoccupata, l’ingresso della magistratura è una sconfitta per tutti. È talmente forte il business, entrano talmente tanti soldi nel calcio e sono talmente alti costi che sostengono le società di calcio, allora vuol dire che è il momento per un reset nel nostro movimento calcistico. La magistratura manca sempre, sono quei legami che non si interrompono mai. La vivo solo come una parentesi”.

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