Dries Mertens ha impiegato 19 minuti per ri-diventare protagonista, sotto gli occhi di quel Sarri che 3 anni fa lo trasformò da ibrido esterno d’attacco nel centravanti più prolifico della storia del Napoli. Fu l’infortunio di Milik ad aprirgli le porte dell’attacco. L’intuizione è targata Ciccio Calzona, collaboratore di Sarri nel 2016, collaboratore di Spalletti oggi. Fu Calzona, infatti a volere più di tutti che Mertens facesse il passaggio dalla fascia all’area di rigore, ne capì le qualità e il fiuto per il gol. Intuizione non banale, perché ha cambiato le sorti della stagione del Napoli, così come quelle della vita di Mertens. Ecco perché anche domenica, dopo la doppietta contro la Lazio, lo stesso Dries ha voluto regalare una maglia a Calzona. All’interno del numero 14 una dedica speciale: «A Ciccio, l’uomo che ha cambiato la mia vita». Difficile equivocare le parole di Mertens, messe nero su bianco. Anzi, nero su azzurro, quello di una maglia che adesso il belga sogna di vestire praticamente a vita.
IL Mattino