Rossi, ex allenatore: “Con la stessa rosa non si è arrivati in Champions, ma…”

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Su 1 Station Radio, è intervenuto Delio Rossi, ex allenatore, fra le tante, di Lazio e Salernitana: Per una neopromossa come la Salernitana è fondamentale il primo anno in Serie A. La storia del calcio ci insegna che se si resta in massima serie alla prima stagione, dopo diventa più facile. Ai granata manca qualcosa dal punto di vista della rosa, ma su questo ha inciso il discorso societario: a pochi giorni dall’inizio del campionato non si sapeva se Lotito sarebbe rimasto o meno al comando. Il presidente è una persona capace, bravo nel portare avanti progetti e nel circondarsi di figure importanti. Lazio? C’è stata una rivoluzione passando da Inzaghi a Sarri. Cambiando metodo di lavoro c’è bisogno di tempo affinché i calciatori capiscano le nuove richieste. Se a questo ci aggiungiamo che con Inzaghi i biancocelesti hanno fatto non bene, ma benissimo, per Sarri diventa più difficile imporsi, ancorché con Maurizio i calciatori devono faticare molto di più, e non sempre sono disposti a farlo. Col mister toscano bisogna seguire pedissequamente i suoi insegnamenti, si corre di più e ci si diverte di meno.”

 

Situazione in casa Napoli
Spalletti? Con la stessa rosa il Napoli non è andato nemmeno in Champions League, adesso, invece, sono partiti benissimo. Se Luciano è un po’ nervoso è perché sa che sta attraversando un momento difficile a causa delle assenze. Mertens e Petagna sono buone alternative, ma bisogna cambiare modo di giocare. A centrocampo, senza Anguissa, si dovrà fare di necessità virtù, perché nessuno ha le capacità di interdire del camerunense. Alla fine in campo di vanno i calciatori: senza loro, il sistema di gioco non serve a nulla. Fabian Ruiz e Zielinski sono pieni di talento, ma non li vedo bene avanti alla difesa, specie il polacco che in fase offensiva è devastante.”

 

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Situazione Juventus
“Allegri? Non mi sta convincendo, ma anche la società ha fatto qualche errore di valutazione: il centrocampo dei bianconeri non è all’altezza delle prime quattro, stesso discorso vale per l’attaccante. Alla Juve manca una punta come Vlahovic, Ibrahimovic, Immobile o Osimhen”.

 

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Fonte: 1 Station Radio

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