Approfondimento sui goal subiti del Napoli nella nona partita di Serie A contro l’Inter; partita giocata il 21 novembre alle 18.00 allo stadio “San Siro” di Milano.
Pareggio Inter – Calhanoglu su rigore al 25′ (1-1)
Ecco l’azione che porta al pareggio i nerazzurri, cross dal fondo che incrocia l’area di rigore; con il centrocampo e gli esterni di attacco che sono in netto ritardo nella fase difensiva (figura 1). Con Mario Rui che stringe molto quando poteva star qualche metro dietro, ma non avrebbe risolto molto. In quanto poi l’avversario ha appoggiato palla al centrale in appoggio. Che tirando colpisce la mano di Koulibaly, ed è rigore netto. Se il braccio sinistro di Koulibaly fosse stato più verticale e non lo avesse allargato; così facendo ha aumentato il volume del suo corpo, magari il VAR non avrebbe richiamato l’arbitro.
Vantaggio Inter – Perisic al 44′ (2-1)
Il vantaggio dell’Inter arriva da un calcio d’angolo; infatti si vede il movimento di Perisic che taglia davanti al primo palo. Seguito da Anguissa lo lascia andare gli ultimi metri; questo movimento dovrebbe richiamare all’attenzione gli azzurri, infatti fa muovere sia Osimhen che Zielinski che sono a copertura del primo palo. Due cose attirano l’attenzione, la marcatura a zona sui calci piazzati ha funzionato poco (figura 2); lasciando molti uomini soli e privi di marcatura. In aggiunta poteva esserci fallo su Ospina, quando l’avversario gli si pone davanti impedendogli qualsiasi movimento (figura 2, ingradimento); ma che solo il VAR avrebbe potuto vedere questo tipo di fallo, che non viene fischiato mai in Serie A. L’altro appunto che Zielinski invece di andare incontro alla palla per colpire di testa; tende ad aspettarla ed a prenderla bassa di testa per poterla rinviare (figura 3); cosa non accaduta in quanto viene anticipato dall’avversario.
Terzo Goal Inter – Lautaro al 61′ (3-1)
Terzo goal dell’Inter che arriva su un contropiede veloce da parte dei neroazzurri di Inzaghi; con il centrocampo azzurro poco filtrante e con Fabian non in forma per fermare l’avversario (figura 4). Con Rrahmani che cerca di rientrare in posizione, e la difesa che “scappa” all’indietro; che purtroppo viene sorpresa dall’assist per Lautaro, che sigla il 3a1 facendo tranquillizzare i suoi compagni. Sicuramente Ospina poteva far di più su questo goal, magari stando più sulla bisettrice del tiro; per di più il portiere era sbilanciato sul piede sinistro al momento del tiro (figura 5); ed in particolare con Lautaro che tira sul palo lontano difficilmente riuscirà a fare quel movimento possibile per fare la parata.
Conclusioni dell’approfondimento
In conclusione di questo approfondimento, il Napoli di Spalletti ha mancato di quell’equilibrio e filtro a centrocampo che nell’ultimo periodo; vero è che di fronte c’erano e ci sono ancora, la miglior difesa, quella del Napoli, ed il miglior attacco, l’Inter. Sicuramente l’infortunio di Osimhen ha inciso non poco sulla partita in quanto con la sua velocità ed attacco alla profondità potevano far male agli avversari. Ma ancor più importante è che si parla di circa un mese di stop per l’attaccante. Problema da non sottovalutare, vista l’assenza di Politano e Demme per Covid.
Visto il ciclo di partite in arrivo per gli azzurri, dove mercoledì li vedrà già impegnati nel turno di Europa League contro lo Spartak Mosca in Russia. Per poi domenica giocare in casa contro la Lazio che vorrà riscattarsi, ma ha un cammino simile agli azzurri; infatti giovedì giocherà in Russia contro il Lokomotiv Mosca. Spalletti dovrà stringere la cintura e chiedere sforzi ai suoi per superare questo periodo di difficoltà; ma soprattutto trovare una soluzione all’importante assenza di Osimhen in attacco.
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Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta
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