Amir Rrahmani, 28 anni il prossimo febbraio, titolare ormai dalla quarta giornata, un’eredità lasciatagli da Manolas e custodita gelosamente nel bimestre successivo: da quella sera, a Udine, lo stadio che un anno fa l’aveva «bocciato» per un errore umano e però gigantesco, sempre titolare in campionato, una panchina (per turnover) in Europa League e una presenza sempre affidabile con Koulibaly, divenuto il socio con il quale attrezzare la controffensiva. Inter-Napoli è già nall’aria, s’avverte, porta in sé il fascino d’una sfida che può essere indicativa per chiunque, non solo per chi la gioca, e si fonda su numeri che da soli sono sufficienti per raccontarne un aspetto: il miglior attacco, quello di Inzaghi, con i suoi ventinove gol, contro la miglior difesa, quella di Spalletti, che per abitudine o per nuova tendenza ne ha presi solo quattro. Farà terribilmente caldo in quei sedici metri. Fonte: CdS.