A. Giordano su Insigne – “Le ragioni per restare”

0

Il commento di Antonio Giordano sul Corr sport:

Factory della Comunicazione

“Senza scendere nel dettaglio d’una vicenda di macro-economia, perché una questione d’una trentina di milioni di euro (almeno) non può essere catalogata esclusivamente come un affare di cuore, la storia tra il Napoli e Insigne invoca comunque intorno a sé un pizzico di romanticismo, materia che riguarda i nostalgici o i sognatori. Gente di calcio, insomma. Mentre mancano appena 53 giorni al d-day, e dunque nell’aria s’avverte già l’effetto distraente e un po’ pesante del pericolo di fuga dello scugnizzo, la lettura apparentemente più superficiale spinge a rimuovere dal banco della trattativa la valigetta con il danaro, la pistola fumante, e pure la più insignificante strategia di parte.  

Insigne compirà nel giugno prossimo 31 anni, potrà avvertire in sé il giustificatissimo richiamo d’una sfida nuova, lasciare che l’umanissima vanità lo induca a vagheggiare una esistenza diversa, stimolante e anche gratificante, nei paradisi europei di questo football senza bandiere, immaginarsi tra il Barça e il Real, il Psg o il Bayern, uno dei due Manchester o il Chelsea, o in un’italiana che abbia una dimensione europeistica, e comunque essere consapevole che il suo strappo con le proprie origini e la figura simbolica che rappresenta non l’arricchirebbe più di quanto non possa farlo il Napoli, avvicinandosi a lui. I soldi, in questa storia, rappresentano o si trasformano in dettaglio e la distanza tra la domanda di Insigne e l’offerta di De Laurentiis è un ostacolo irrilevante, dinnanzi alle ragioni dell’anima. Altrove, forse ovunque e soprattutto al di fuori da questo circuito galattico, Insigne si ritroverebbe inghiottito dalla normalità, certo finirebbe per sottrarsi a quel carico di responsabilità che un po’ lo soffocano e però un po’ fungono da energia, e comunque non sarebbe né il capitano, né il figliol prodigo, né il nume tutelare del Napoli e il protagonista d’un sogno complesso da realizzare ma imparagonabile a qualsiasi altro – e non scontato – successo.  
La scelta di vita non si gioca intorno a quella differenza tra il quadriennale che oscilla intorno ai cinque milioni del Napoli e ciò che potrebbe arrivare, non si sa da dove e né di quanto, da un Mondo così ampio, largo, luccicante eppure svuotato dalle proprie radici. Sembrerebbe quasi un «tiraggiro» al buio”. 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.