Undici partite alle spalle e un solo rimorso: non essere riusciti a far correre di pari passo il Napoli di Spalletti in campo e la città in tribuna. Lo Stadio Maradona si è goduto a metà lo splendido avvio di stagione: se in campo gli azzurri convincono, a non convincere è la risposta del pubblico. La scusante del finale amaro di un anno fa, con la Champions mancata all’ultima curva, è ormai anacronistica, nemmeno i risultati in campo sembrano essere riusciti a riaccendere l’entusiasmo della città.
Dopo un anno e mezzo di stadi chiusi per il covid, il post-pandemia di Napoli non scalda i cuori dei tifosi nemmeno da primi in classifica, un’isola in mezzo al mare della Serie A. Nelle prime undici giornate di campionato, infatti, sono già tornati in totale allo stadio più di 1 milione e mezzo di spettatori, con incassi complessivi stimati oltre i 40 milioni di euro.
ULTRAS E PREZZI
Non si è ancora risolto quello che – ad oggi – è il primo problema della stagione napoletana; lo sciopero della componente ultras al Maradona fa rumore, la protesta (educata) va avanti dai giorni del ritiro in Abruzzo e rischia di pesare, alla lunga, sul campionato degli azzurri.
Impossibile pensare a un Napoli vincente senza il cuore della propria tifoseria, ma la pioggia di multe per il protocollo anti-covid – unicum in Italia, se si guarda anche cosa accade poco distante a Salerno sugli spalti in occasione del derby – è un ostacolo superabile solo con il buon senso di tutte le parti: tifosi, nuova amministrazione e club.
Pesano anche i prezzi post-pandemia, più alti in tutta Italia; dai 14 euro per la Curva contro il Venezia ai 25 che serviranno per domenica contro il Verona nello stesso settore, anche le medie del Maradona sono più alte rispetto agli anni scorsi. E la mancanza dei canonici abbonamenti si abbatte sui napoletani abituali. Il caro prezzi, però, pesa su tutti i tifosi di Serie A – il Milan almeno in Champions ha fatto dietrofront dopo le critiche dei tifosi rossoneri – ma potrebbe attenuarsi con il ritorno degli stadi completamente aperti. Il primo obiettivo da raggiungere nel 2022.