Petagna è entrato al posto di Mertens e il suo ingresso, se non vogliamo definirlo svolta della gara, dobbiamo almeno definirlo molto utile: «Con il mio fisico a volte entrando in partita faccio fatica a farlo subito. Il mister però ci fa lavorare ed è bravo a metterci tutti in condizione fisica: serve poi sfruttare le poche occasioni che si hanno per dimostrare di poter giocare con tutti gli altri», dice a Dazn e aggiunge. «Avevamo bisogno di uno che attaccasse più la profondità per trovare Zielinski tra le linee ma siamo stati tutti bravi perché era difficile giocare in uno stadio con questa carica. Tre punti senza subire gol, continuiamo così».
Fondamentale il suo apporto come lo fu in un’altra vittoria non semplice in trasferta, quella contro il Genoa. «Pensavo di giocare titolare senza Osimhen? Sì, ma mi piacerebbe giocare anche assieme a Victor che è un grande giocatore. Queste decisioni però spettano al mister e se vinciamo siamo tutti contenti». Il Napoli è riuscito a portare casa un successo tutt’altro che agevole, vittoria soffertissima nel derby contro la Salernitana: gli azzurri sono cresciuti moltissimo in termini di convinzione. «Bravo il mister a farci credere più in noi stessi. Anche l’anno scorso sapevamo di essere forti ma spesso non siamo riusciti a vincere le partite sporche. Abbiamo un gruppo veramente ampio, contando gli infortunati e chi non ha giocato a Salerno».
Petagna ha scelto di restare a gennaio quando c’era la possibilità che potesse andare via: ha avvertito la fiducia di Spalletti, dei compagni e dell’ambiente e ha deciso di restare a Napoli. «Sono felice di essere rimasto in questa grande società e squadra e di essere allenato da un grande come Spalletti, oltre ad avere compagni così forti. Il futuro lo vedremo». E nel derby con la Salernitana è stato tra i protagonisti del successo entrando dalla panchina, uno dei segreti del Napoli di Spalletti.
Il Mattino