Nel primo compleanno senza Diego, tutta l’amarezza del suo amico più caro

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Oggi Diego Armando Maradona avrebbe compiuto 61 anni, ma nel novembre scorso, esattamente un mese dopo aver spento le sessanta candeline, Diego ci ha lasciati. In realtà però El Pibe de Oro non è mai andato via dal cuore di chiunque lo abbia amato, e seguito, non solo calcisticamente parlando. Ma c’è tanta amarezza nel ricordo di chi lo ha vissuto da vicino, come il suo grande amico Stefano Ceci, che donerà al Maradona una statua di Diego a grandezza naturale che sarà sistemata negli spogliatoi. Sarà presentata ai tifosi il 28 novembre prima di Napoli-Lazio. Intervistato da Maurizio Crosetti per La Repubblica, Stefano Ceci definisce “miserabili” gli eredi del grande campione: “Continuo a mandare bonifici pari al 50% di ogni affare concluso, come voleva Diego. Lui era lì sul letto, morto e ancora caldo, e c’era chi gli svuotava il frigorifero. Si sono fregati pure le cose da mangiare”. Toccante il racconto delle ultime fasi di vita di Maradona: “Gli hanno fatto cambiare quattro case soltanto nell’ultimo anno, le signore figlie, per poi mandarlo a morire nella jungla. Quando lo vidi per l’ultima volta, Diego era nel ritiro del Gimnasia, la squadra che allenava. Aveva giocato a pallone, ma non c’era acqua calda per lavarsi: lo aiutammo io e Christian Jorgensen, il suo assistente. Scaldammo l’acqua sul gas della cucina, non c’era nemmeno lo shampoo. Ecco come viveva Diego. Quando sento dire ‘ma come è morto?’, io rispondo: non è morto così, è vissuto così, solo come un cane. Ha avuto tutto e non ha avuto niente”.

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