Marco Domenichini? A 63 anni cerca un nuovo “esordio, sostituirà Spalleti in panchina
I 63 anni li ha compiuti giovedì scorso, ma ha avuto a stento il tempo per ricordarsene. Marco Domenichini è così: lo era da calciatore nelle serie inferiori, lo è da trent’anni al fianco di Luciano Spalletti. Non esiste l’uno senza l’altro o, almeno, per il calcio italiano sono un duo inseparabile: sempre insieme dal 1997 ad oggi, per un caso del destino o un disegno già ben scritto. La storia di Domenichini e Spalletti è legata a due città: La Spezia – dove il primo è nato e il secondo ha giocato – e Empoli, dove hanno cominciato il loro viaggio.
La carriera da calciatore di Domenichini non è stata indimenticabile: buona impressione nelle giovanili con la Fiorentina, breve apparizione in A con il Pescara e tanti anni di C a Empoli. Quando smette di giocare, proprio in Toscana comincia ad allenare, ma nel ’97 il club non lo riconferma alla guida del settore giovanile e Spalletti lo chiama con sé da vice in prima squadra. Il ligure diventa il braccio destro di una scalata che in pochi anni li porta fino in Europa, da Empoli alla Sampdoria, da Venezia a Udine.
La coppia diventa inseparabile nelle esperienze vincenti e avvincenti di Roma e San Pietroburgo. «Non ho compiti prestabiliti, il mio ruolo e quello dello staff si trasforma secondo le esigenze di Luciano» aveva detto qualche anno fa Domenichini, che però in panchina da solo aspetta ancora l’esordio: potrebbe arrivare giovedì, una settimana dopo il suo compleanno a causa di quella squalifica rimediata a Roma e che terrà Spalletti lontano dalla panchina del Napoli.
Ha amato Totti negli anni in giallorosso, ma il suo calciatore preferito è un napoletano: Totò Di Natale lo aveva allenato nelle giovanili a Empoli e poi l’ha ritrovato negli anni d’oro di Udine. La carriera da primo non gli è mai interessata – «Mi piace fare quello che faccio, un giorno tornerò ad allenare i giovani» – e anche in questi primi mesi di Napoli ha sempre lavorato lontano dai riflettori – si è visto in tv solo un paio di volte, quando la foga di Spalletti gli ha fatto perdere la voce nel postpartita – Al Maradona, i tifosi azzurri lo vedono spuntare dalla panchina per parlare con Luciano di cambi, idee, sensazioni e scelte. Giovedì, però, potrebbero accendersi le luci su un 60enne che in azzurro potrà godersi un nuovo “esordio”. G. Arpaia (Il Mattino)