Lo scorso anno sembrava un po’ in ombra, Kalidou Koulibaly. E il Napoli, tutto, ne aveva risentito. Quest’anno il comandante pare tornato agli antichi splendori, conditi anche da una dose sempre crescente di esperienza. La Gazzetta dello Sport attribuisce a due azzurri la “rinascita” del senegalese. In primo luogo, Rrahmani: “Le qualità del kosovaro meglio si sposano a quelle del Comandante – come ama chiamarlo Spalletti – rispetto a Manolas. Perché Rrahmani è più preciso in diagonali e chiusure e questo consente a KK di esaltare le proprie doti atletiche e le chiusure spettacolari in anticipo, sapendo sempre che il compagno è pronto a chiudere”. E, poi, ha fatto il resto l’inserimento in mediana di uno come Anguissa: “che davanti alla difesa riesce a costruire un filtro che difficilmente costringe i difensori all’uno contro uno con l’avversario che arriva incorsa “a palla scoperta”. L’inserimento nei meccanismi del camerunese è straordinario per la naturalezza e i tempi brevissimi nei quali è maturato”.