Approfondimento sul Napoli nella nona partita di Serie A contro la Roma giocata il 24 ottobre alle 18.00 allo stadio “Olimpico” di Roma.
Fase di possesso
Non è stato il Napoli che abbiamo visto nell’ultimo periodo nella fase offensiva, quello cinico e vincente. Ma allo stesso tempo ha creato occasioni davvero importanti che hanno impensierito la retroguardia avversaria. La più importante nasce da un ottimo filtrante di Fabian Ruiz per per l’inserimento di Politano (figura 1); che da posizione defilata mette una palla verso il compagno al centro (figura 2). Osimhen forse con un rimpallo prende il palo, e la palla termina sull’accorrente Mario Rui; che di prima intenzione calcia verso la porta vuota; ma un ottimo intervento in scivolata evita il goal agli azzurri (figura 3). Ma in quest’azione possiamo vedere che il Napoli può variare tipologia di gioco a seconda degli avversari; infatti di solito da quel punto Ruiz prova a cambiare gioco, trovando o Mario Rui oppure Insigne largo, diversamente da qui che è al centro.
L’altra azione importante sul quale Osimhen trova il goal, seppur in fuorigioco netto; parte ancora una volta da
piedi di Fabian Ruiz, che seguendo le istruzioni mette di prima al centro per il compagno. Seppur aveva una ottima alternativa sulla fascia, infatti il movimento di Mario Rui ad allargarsi era perfetto per l’inserimento e magari un passaggio di prima al compagno al centro.
Fase di non possesso
La fase di non possesso degli azzurri questa volta è stata meno impeccabile delle altre volte; infatti nel primo tempo con una palla persa di Zielinski, la Roma arriva davanti ad Ospina in maniera facile con Abraham che si divora letteralmente il vantaggio.
Nell’azione si vede un po’ di staticità degli azzurri, soprattutto della fascia destra. Infatti sul passaggio di Anguissa, lo stesso va a liberare lo spazio per permettere il movimento di Di Lorenzo; che non arrivando non permette nemmeno a Politano di fare il suo di movimento; così che Zielinski è costretto solamente a girarsi, ma ben pressato dall’avversario che recupera palla e manda il compagno verso la porta.
Un’altra azione pericolosa per la Roma è stata la palla nel secondo tempo a scavalcare la difesa, con Pellegrini che però non impatta bene la palla che termina a lato.
Nell’azione vediamo che la difesa tiene abbastanza bene la linea difensiva, seppur Koulibaly percepisce il pericolo ed inizia a rompere la linea. E’ anche vero che si trovava fuori posizione Mario Rui, ed il suo posto era preso da Insigne. Infatti quest’ultimo prova a fronteggiare l’avversario, quando dovrebbe essere il terzino Rui a farlo, con il capitano che dovrebbe essere in linea con la difesa per permettere a Koulibaly di posizionarsi meglio.
Conclusioni dell’approfondimento
In conclusione il pareggio sta bene agli azzurri che muovono la classifica, e non perdono contro un avversario di rispetto. Un avversario, la Roma che non ha entusiasmato moltissimo, ma che magari avrebbe meritato il goal, per le occasioni create. Rispetto agli azzurri al quale siamo abituati a vedere più occasioni da goal create. Di certo la stanchezza mentale della partita di giovedì contro il Legia Varsavia (clicca qui per leggere l’approfondimento) si è fatta sentire. Di certo alcune decisioni arbitrali potrebbero aver influito sulla partita, ma il calcio è anche questo. Ancora oggi con l’ausilio del VAR non abbiamo la certezza del fallo, quello che doveva essere uno strumento di chiarificazione mette ancora più dubbi.
Spalletti dovrà fare attenzione alle insidie delle prossime partite, per non vanificare il pareggio; ma soprattutto in quanto il Bologna ha dimostrato di poter mettere in difficoltà. Appuntamento alla prossima partita che si giocherà giovedì 28 ottobre alle 20.45 allo Stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli.
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Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta
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