Capuano, giorn.: “Rocchi ha un problema, la squadra arbitrale non è di grande livello”
Giovanni Capuano, giornalista, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo, a Punto Nuovo Sport Show. “A me sembra che Rocchi si stia mettendo nei guai da solo perché lui aveva parlato della sala VAR, di soglia alta e di abbandono dei rigorini. Siamo a quota 44 rigori in 90 partite. Arriveremo circa a 170 a fine campionato, oltre i numeri di qualche anno fa, al di sopra delle soglie europee. Noto un problema in ciò che dice, ovvero che è soddisfatto della giornata di ieri. Sarebbe utile se ci spiegasse la sua soddisfazione della chiamata al VAR a San Siro e la non chiamata all’Olimpico. Sono due episodi simili, si sta incartando con le parole. Non capisco la necessità per cui un designatore debba correre ai ripari per fare un intervento questa mattina, sembra quasi una scusante. Così come il video fatto circolare settimana scorsa che spiegava a posteriori come in Juventus-Roma non sarebbe accaduto nulla di diverso. Anche lì secondo me ha alzato notevolmente l’asticella: io sono aperto a qualunque lettura, come quel tocco di mano di Mkhitaryan, ma se diventa intenzionale vuol dire che ci sono venti rigori ogni domenica, il giocatore è palesemente in caduta. Io racconto il calcio, non faccio le regole. A me basta che venga tenuta una linea di condotta coerente. Rocchi ha un problema, ovvero che la squadra arbitrale non è di grande livello, ma non è colpa sua. Ora c’è bisogno di far crescere in fretta i giovani. Sta facendo un po’ fatica a farsi seguire dai suoi ed è grave, è un grosso problema. Vedevo questa mattina la designazione per la decima giornata e vedo difficoltà nel prendere i provvedimenti, che non devono essere necessariamente punitivi. Che senso ha mandare Prontera, arbitro di Milan-Verona, a fare Sampdoria-Atalanta? Io non ci trovo un senso. La questione arbitrale è una questione aperta. Il campionato è delicato, contendibile per lo scudetto, per i primi quattro posti. Oggi per la sopravvivenza dei club il quarto posto forse vale più di uno scudetto. C’è bisogno di una correzione di rotta rapida, perché siamo a fine ottobre e si respirano un clima che si respira a gennaio-febbraio. Non si può andare avanti così, anche perché credo che molte cose dette nelle ultime settimane torneranno indietro come un boomerang nel prossimo episodio. Noi storicamente abbiamo visto che arriva un’indicazione dall’alto: l’anno scorso fu il presidente Gravina a chiedere di cambiare le regole in corsa. Non è mai una buona notizia. Riponevo grandi speranze su questo inizio di stagione ma Rocchi mi sta deludendo. Inter-Juve è stata oggettivamente una partita più brutta di Roma-Napoli. Inter-Juve è una molto fisica come sempre, si porta dietro un vissuto che spesso si riversa in campo. Credo sia la più sentita, la più difficile del campionato, ancor di più dei derby. La partita ha confermato solo che ci sono due squadre imperfette. La Juve è poca roba a centrocampo e fa fatica a sviluppare il suo gioco. È una giornata positiva per il Milan che guadagna punti. Ma il Napoli ne esce veramente bene perché che potesse fermarsi era possibile ma ha fatto una grande gara contro una Roma che giocava disperata, con grande intensità per riscattare la trasferta in Norvegia. Vero che la Roma ha avuto le sue occasioni e poteva anche vincerla ma il Napoli ha dimostrato di essere costruito per vincere lo scudetto. Devo dire che il pareggio di ieri mi ha ulteriormente confermato quest’idea”.