Osimhen contro Abraham, la sfida tra giganti all’Olimpico. Potenti e veloci, due attaccanti pericolosissimi quando partono in profondità negli spazi e difficilissimi da marcare anche da un punto di vista fisico nell’uno contro uno: tutti e due fanno la differenza con le loro giocate mettendo in costante apprensione le difese avversarie. Per Osimhen è il secondo anno a Napoli, dopo la prima stagione sfortunata, per Abraham invece questa è la prima stagione in giallorosso. 22 anni Osimhen, 24 anni Abraham, il nigeriano e l’inglese hanno ancora margini di crescita e rappresentano il presente e il futuro di Napoli e Roma. Due uomini gol che nello stesso tempo si rendono utili per la squadra e partecipano alla manovra. Due prime punte simili nella ricerca della profondità per allungare le difese avversarie e anche nella capacità di andare incontro per consentire i tagli decisivi degli esterni offensivi. Abraham sarà preso in consegna da Koulibaly e Rrahmani con un occhio particolare da parte del difensore senegalese, Osimhen verrà controllato dalla coppia centrale giallorossa composta da Mancini e Ibanez.
Il Mattino