Il toscano un avvio del genere non lo aveva mai vissuto
Né con l’Inter, né con lo Zenit due volte campione di Russia e neanche con la Roma degli 87 punti, record assoluto della storia giallorossa.
Già, il signor Luciano ha firmato un primato e poi ha conquistato tre trofei: due Coppe Italia (2007, 2008) e una Supercoppa (2007). Gli ultimi festeggiati all’Olimpico: eppure, la questione con Totti ha creato ombre e malumori che la fiction ha poi contribuito a sdoganare lontano dalla Capitale. Sembra assurdo ma è così, se è vero come lo è che tanti tifosi azzurri accolsero con freddezza la notizia del suo arrivo in panchina senza alcuna motivazione tecnico-tattica; bensì di pelle, simpatia e antipatia. Oggi, invece, su quella pelle ci sono soltanto brividi: che Napoli si stia godendo il miglior Spalletti di sempre, beh, lo dirà il futuro, ma certo è che domani Roma e la Roma troveranno un grande Napoli e un grande allenatore. Spallettone, come disse il suo amico Mourinho in un memorabile siparietto televisivo post Fiorentina: qua la mano. La mano della nona sinfonia.
Fonte: F. Mandartini (C dS)