Zibi Boniek: “Ad Insigne darei un turno di riposo. L’arma del Legia? L’atteggiamento”

L'ex Presidente della Federazione polacca parla del Legia Varsavia

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Prima di diventare vicepresidente Uefa (aprile 2021), Zibi Boniek è stato al vertice della federazione polacca, ed è stato lui ad affidare la panchina dell’under 21 a Czeslaw Michniewicz, allenatore che oggi guida il Legia Varsavia, prossimo avversario del Napoli in Europa e capolista del gruppo a punteggio pieno.

 

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Ma allora cosa ha di speciale questa squadra? «In campionato non sta facendo benissimo, ma in Europa League sta facendo vedere delle cose bellissime. Non si fanno 6 punti per caso».

 

Ecco, ma il Napoli può impensierire il Legia? «Sulla carta il Napoli è di un altro livello, ma spesso succede che il livello di attenzione in coppa si abbassa, e allora anche squadre meno attrezzate ma ben organizzate possano dire la loro. È questo il caso del Legia».

 

Cosa si devono aspettare gli azzurri? «Difficile dirlo, perché gli allenatori cambiano spesso e sanno rivoluzionare la squadra per non dare punti di riferimento».

 

L’arma in più del Legia? «Conosco bene Michniewicz e sono sicuro che avrà studiato la partita e il Napoli in ogni dettaglio perché vuole confermare quanto di buono ha fatto vedere nelle prime due gare. D’altra parte ha dimostrato di saper preparare le partite al meglio. E poi mi piace l’atteggiamento della squadra».

 

E invece il Napoli? «In campionato sta facendo vedere delle cose incredibili. 8 vittorie di fila non sono facili per nessuno».

 

Secondo lei cosa c’è dietro? «Un grande lavoro da parte di Spalletti che si sta confermando un ottimo allenatore. Ha trasmesso grinta e concentrazione, due qualità delle quali il Napoli non era particolarmente dotato. Luciano ha portato concentrazione, ma va anche detto che nell’ultima partita è servito anche un pizzico di fortuna che sembrava finita dopo il rigore sbagliato».

 

A proposito: per Insigne si tratta del terzo errore dal dischetto, Spalletti gli ha confermato la fiducia: lei cosa farebbe? «Spalletti ha fatto benissimo a dire quelle cose e a reagire in quel modo, ma io ho altre idee».

 

Ovvero? «Se metti la testa fuori la finestra e prendi sempre gli schiaffi, forse la prossima volta la testa la fai mettere a un altro».

 

Quindi secondo lei bisognerebbe dare un turno di riposo a Insigne? «Magari il prossimo rigore lo farei calciare a un altro, ma giusto per alleggerire un po’ la pressione che si può creare sul giocatore. La mia stima per Insigne resta altissima e anche io ho sbagliato dei rigori in carriera, e per questo sono sicuro che un turno di riposo gli farebbe bene».

 

In attacco, invece, Osimhen continua a segnare: se lo aspettava così in decisivo? « Osimhen è il classico numero 9. Forte fisicamente e molto rapido. Siccome è giovane, però, credo abbia anche enormi margini di crescita. Se migliora la tecnica di base può diventare infermabile: non ha paura dell’uno contro uno. Per certi atteggiamenti e per la struttura fisica mi ricorda molto Abraham della Roma».

 

A proposito di Roma: domenica c’è la sfida contro il Napoli, cosa si aspetta? «Innanzitutto una bella partita che non sia macchiata da errori arbitrali».

 

Si riferisce a quanto accaduto in Juve-Roma? «Non ho capito bene la dinamica sul rigore per la Roma. Personalmente sono a favore del Var perché è uno strumento che riduce le polemiche e mi spiace per Orsato che per me è un buon arbitro. Certo, se ha fischiato prima che la palla entrasse in porta, allora era chiaro che non si poteva più convalidare il gol. Nel complesso, però, la Roma non meritava di perdere a Torino per come ha giocato e penso che con il Napoli sarà un’altra storia».

 

Fonte: B. Majorano (IL Mattino)

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