Lilian Thuram, ex giocatore della Juve, oggi impegnato attivamente nella lotta al razzismo, ha parlato oggi al Salone del Libro di Torino. “Non si nasce bianco: si diventa. Perché si dice bianco? Perché si dice nero? Bisogna conoscere la storia. C’è qualcosa dietro. Il razzismo nella nostra società è dovuta a una storia. Per lottare bisogna conoscere la storia. Per me parlare di razzismo in Italia è una novità, in Francia lo si fa da anni. C’è uno scrittore molto bravo che parlava di queste problematiche già 50 anni fa. Parlare crea confusione, c’è chi non è d’accordo nel cambiare il mondo. Vedi l’uovo: per far nascere c’è bisogno che spacchi qualcosa. Bisogna parlare. E in Francia siamo davvero più avanti. Ho vissuto lì e sono francese. Ma basta guardare la Nazionale. Sono molto felice di essere qui. C’è tanta gente che vuole capire. So che è una cosa difficile. Bisogna parlare, dire alla gente. E spiegare. Ci sono pregiudizi su persone di colore. Però c’è una storia dietro. Quando vedi un nero e hai paura, ma perché? Perché sei figlio di una storia che ti fa credere che sei in pericolo. Che c’entra poi il colore della pelle con la nazionalità? Eppure lo pensi! Perché ti spaventa? Perché dici che deve rimanere al suo posto? I razzisti non sono stupidi: difendono il loro vantaggio. Stessa cosa tra uomini e donne. Per secoli hanno fatto così. Bisogna capire tutto questo e serve buona volontà per fare le cose per bene”.