Fascetti, ex allenatore: “Spalletti? Accolto con uno scetticismo inspiegabile”

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Eugenio Fascetti, ex allenatore, ha parlato oggi ai microfoni di “1 Football Club” su 1 Station Radio.

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“Sarri? Per vedere il suo gioco alla Lazio è ancora presto, anche a Napoli accadde lo stesso. Poi mi viene da fare una domanda: Maurizio ha i calciatori adatti alla sua idea? Per me, ha una linea difensiva troppo lenta per concretizzare il ‘Sarrissmo’. Spalletti? Accolto con uno scetticismo inspiegabile, tant’è vero che sta già dimostrando il suo valore. Il Napoli, grazie a Luciano che è un allenatore di ‘marciapiede’, può vincere lo Scudetto. Dalla corsa al titolo mi sento di escludere la Juve: hanno perso troppi punti e non mi sembrano all’altezza delle altre. Stesso discorso per Roma ed Atalanta: manca ancora qualcosa. Oltre agli azzurri, si giocheranno lo Scudetto anche Milan ed Inter. Fiorentina? Italiano deve imparare a far rifiatare i suoi, perché non è possibile tenere quel ritmo per tutti i novanta minuti. Osimhen? Lo stiamo vedendo in questa stagione, l’anno scorso è stato martoriato da Covid ed infortunio. Lui è un’ira di Dio, ma non è l’unico top in quella rosa: ricordiamo Insigne, Lozano, Politano e Zielinski.​ Rinnovo Insigne? Dev’essere successo qualcosa tra il ragazzo e la società, vedo troppe tensioni, forse ancora legate alla questione multe. Io, fossi l’allenatore del Napoli, chiederei un sacrificio al presidente per tenerlo, ma solo se cambiano i presupposti: senza serenità, non lo terrei”.
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