Il campionato di serie A è fermo, visti gli impegni delle nazionali, quindi si traccia già un mini bilancio sull’inizio di stagione tra il vertice e la zona retrocessione. Senza dimenticare il movimento femminile e la questione del razzismo. Tutti argomenti trattati ieri pomeriggio al Campus 3S con il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia intervistato da ilnapolionline.com.
Tra un anno il calcio femminile passerà al professionismo. Per voi della Lega Nazionali dilettanti cosa significherà anche dal punto di vista mediatico e quindi di visibilità? “Non vediamo l’ora che tutto ciò possa accadere per il movimento femminile. C’è da dire che a livello di serie C è iniziato il processo sul professionismo, così come le altre categorie. Tra un anno come ha detto lei toccherà alla serie A e B, anche se già con l’avvento dei club maschili stiamo già a buon punto, anche per la visibilità in t.v. delle partite e che i media ne stiano dando la giusta visibilità. Aspettiamo quest’ultimo passo, ma sarà certamente un momento importante per tutto il movimento in rosa”.
La Nations League ci sta dando la conferma che la maggior parte delle nazionali puntano su molti giovani anche oltre i classe 2000. A suo avviso cosa manca all’Italia per fare questo passaggio? “A mio avviso su questo aspetto, abbiamo fatto dei passi in avanti. Nelle varie squadre dell’Italia abbiamo tutti fatto un lavoro importante sul puntare sui giovani e i risultati cominciano a vedersi. Detto ciò bisognerà continuare su questa strada, visto che le altre nazioni stanno andando bene con la politica dei giovani e anche noi ci dovremo adeguare per tenere il loro passo. Posso dire comunque che si sono fatti dei passi in avanti e dovremo proseguire su questa strada”.
In un 2021 di “Notti magiche”, purtroppo c’è da segnalare il razzismo e i fischi agli inni di Spagna e Francia. Cosa ne pensa in merito? “Purtroppo come ha detto lei prima, è una questione di cultura che manca ad una piccola parte delle persone. E’ inammissibile che si sentono ancora nel 2021 i cori di discriminazione territoriale, o i “buuu” razzisti verso i giocatori di colore. Senza contare come ha detto lei anche i fischi agli inni nazionali. Credo che queste persone debbano essere bandite a vita negli stadi e dargli il Daspo. Credo che serva anche la scuola per insegnare ad un certo tipo di personaggi come si sta nel contesto sociale e rispettare il prossimo. Solo così si può arrivare ad una svolta definitiva ed evitare di assistere a questi spettacoli indegni”.
Infine da campano un parere sull’inizio del Napoli. Spalletti è l’allenatore giusto per una piazza importante come quella partenopea? “In questo momento mi baso sui numeri del Napoli e c’è da dire che ha vinto tutte e sette le gare di campionato. Questo significa che l’inizio di stagione è da considerare molto positivo. Adesso bisognerà proseguire su questa strada per dare continuità ai risultati. Io da campano sarei contento se il Napoli dovesse arrivare ad importanti traguardi, anche per il bene del calcio italiano. Spalletti e la squadra hanno tutto per riuscirci, perciò la strada tracciata è quella giusta”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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