Il tema Coppa d’ Africa è quanto mai scottante. A “Si gonfia la rete”, sulle frequenze di Radio Marte, ne parla l’avvocato Enrico Lubrano:
“Il Napoli sta pensando di trattenere i giocatori per la Coppa d’Africa? Ci tengo a precisare che parlo esclusivamente a titolo personale, non sono a conoscenza della volontà della società. La questione che si va a riferire alla società Napoli che ha 4 giocatori importantissimi che verrebbero meno a gennaio è in realtà una questione generale che riguarda l’interesse alla regolarità del campionato da parte di tutte le società. C’è una sovrapposizione tra la Coppa d’Africa e il campionato che riguarderà sicuramente almeno 3 partite, poi bisognerà vedere chi andrà avanti.
Questa sovrapposizione la dobbiamo considerare come patologica, cioè non naturale. Il regolamento FIFA status e trasferimenti si basa sul concetto di calendario coordinato. E la FIGC prevede che si curino le relazioni calcistiche internazionali al fine di armonizzare i campionati sportivi. Ci troviamo di fronte a un errore determinato da FIGC e Lega che hanno determinato sovrapposizioni che possono avere degli effetti di grave impatto sulla regolarità del campionato. Ci si presenta senza ossatura. Questo va riportato anche alle altre società non solo al Napoli. Se io vado a disputare una gara non nelle mie condizioni naturali, supponiamo che queste gare abbiano esito negativo, questo non riguarda solo la posizione della società interessata ma anche di altre. Magari la Sampdoria batte il Napoli e con quei tre punti conquista la salvezza ai danni di un’altra squadra. C’è disomogeneità patologica. Personalmente, credo che per quanto non ci si sia pensato prima, si ponga ora l’esigenza concreta di rimediare alla situazione. Non solo e nell’interesse delle singole società ma nell’interesse generale della competizione. Quale può essere il rimedio? Che le società particolarmente interessate, che subirebbero un gap, possano chiedere il rinvio delle gare interessate.
Cosa possono fare i club? L’ipotesi può essere quella di chiedere nell’interesse individuale e generale il rinvio di una o più gare interessate da questa situazione. Questo perché non si sarebbe in condizione, ai sensi dell’articolo 48, di presentarmi nella migliore maniera possibile e si può determinare un problema del campionato. Ai sensi dell’articolo 55 ci sarebbe una causa di forza maggiore. Si dovrebbe valutare la consistenza giuridica della situazione, con un impatto positivo in caso di rinvio. Qualora non si concedesse un rinvio, non sarebbe irrealistico che le società possano o impugnare il diniego di rinvio o, successivamente, l’omologazione dei risultati poiché dettati da organizzazione del campionato in violazione dell’articolo 3, comma 1 dello statuto.
Le società hanno un obbligo di rilascio ed è prevista una tempistica per farli arrivare in un certo tempo e farli tornare entro un certo tempo per riprendere la normale attività. Chiaro che se poi si va a sforare su una nuova gara un allenatore debba fare una scelta tecnica. Il sistema può reggere perché è fisiologico ma qui c’è una sovrapposizione di due competizione.
Idea che porterò al Napoli? Non credo ci sia la necessità che io porti quest’idea alle varie società. Mi sembra evidente che possano sollevare il tema da sola, è oggettivo ed evidente”.
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