Sandro Ruotolo, giornalista e senatore, è intervenuto in collegamento video nella trasmissione “Solo per la maglia”; in onda su Facebook “Solo per la maglia” e “Napoli Club Bologna” e sul canale youtube di “Napoli Club Bologna”.
La provocazione insieme a Maurizio De Giovanni
Ruotolo, presente ieri in tribuna al “Franchi” di Firenze, ha affrontato l’argomento razzismo dopo i cori e gli insulti subiti da Koulibaly: «E’ ora di dire basta! Non ci sono stati solo i gravi insulti subiti da Kalidou ma a inizio partita si sono sentiti i cori inneggianti al Vesuvio e al colera. Non è più accettabile questa situazione. Bellissime le parole di Osimhen sull’ignoranza e sulla questione culturale, molto forte il post dello stesso Koulibaly, ma non basta più. Insieme allo scrittore Maurizio de Giovanni abbiamo per questo lanciato una provocazione: bisogna che di questo problema vengano investiti anche i presidenti dei club e i sindaci, i quali dovrebbero decidere autonomamente di chiudere i settori “colpevoli”.
Ciò che accade nello stadio è ciò che accade fuori
“E’ indubbio che allo stadio come nelle curve ci siano tante persone perbene, ma per esempio a Firenze la sensazione era che ci fosse l’intera curva a cantare certi cori. Dunque non tocca più alla Procura Figc prendere provvedimenti, peraltro personalmente è un insulto leggere 10mila euro di multa per cori discriminatori, per me anche quelli sono una espressione di razzismo. Il problema vero – ha concluso Sandro Ruotolo – è che il problema è sottovalutato, si pensa che siano cori spontanei, legati al calcio. E invece ciò che accade allo stadio è ciò che accade fuori dallo stadio, nella società civile.
Proibire lo stadio a vita per chi insulta
Del resto si scoprono i saluti romani, le organizzazioni neofasciste ecc… Senza aspettare l’ennesima legge punitiva bisogna chiudere i settori “colpevoli” e individuare i veri responsabili, proibendo loro lo stadio a vita. Le società di calcio devono imitare De Laurentiis e Lotito che hanno preso le distanze in modo netto da certe frange, e agire. Poi ci sono i veri tifosi: come detti nelle curve ci sono tante persone perbene; è giusto che anche da parte loro ci sia una presa di coscienza per isolare i facinorosi. Ma tocca prima alla comunità, ai sindaci delle città interessate: devono porre all’ordine di giorno questo problema e, dopo le valutazioni, chiudere i settori. Inizi a farlo il sindaco di Firenze, Nardella»
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Fonte: Facebook “Solo per la maglia”