Se ti chiudono le diagonali di passaggio e non ti dànno campo, se t’attaccano e ti vengono ad «aggredire» o se ti sbattono il pressing in faccia…Se ci sono partite sporche o anche piene di asfissia, intervengono i match analist e gli staff che possono illuminare i match. Al «Franchi», in una partita complicata, è arrivato la Napoli l’aiuto del Borussia Dortmund: Insigne e Zielinski hanno ricostruito ciò che durante gli allenamenti viene ripetuto a memoria e hanno spiazzato la Fiorentina. Nel Napoli made in Spalletti tutto è cominciato a Marassi, quando Petagna ha sistemato nell’angolino il traversone con i contagiri di Mario Rui. Contro la Juventus, dalla bandierina, il destino si è avvalso della complicità di Moise Kean, ma il «capolavoro» balistico è di Udine. Insigne che va da Fabian Ruiz al limite area, volée per l’incursione di Koulibaly dentro l’area, contorsione un po’ ciabattata, ma nello schema per l’irruzione di Rrahmani di testa. E visto che si erano divertiti, poi quei mattacchioni hanno continuato, sempre alla «Dacia Arena», con l’angolo corto di Insigne a Politano, l’approdo su Fabian Ruiz che aspettava distrattamente sul secondo palo, il sinistro che addomestica il pallone per Koulibaly e la rasoiata all’incrocio o alla giugulare del senegalese. Elementare, Watson.
CdS