«Ce la facevo ancora, ce la facevo ancora». Non c’è nulla da fare, proprio non gli piace essere sostituito. Insigne non riesce a non restarci male. Anche se c’è da dire che non si è trattato di un battibecco, ma solo la frase di chi vuole giocare sempre. «La prossima volta gli faccio giocare tutta la partita», scherzerà Spalletti a voler smorzare ogni cosa. Probabilmente, più che la decisione di ieri sera, su di lui ha pesato quanto accaduto giovedì, quando, dopo il rosso a Mario Rui, a lasciare il campo è stato lui. Poi, ovviamente, tempo trenta secondi e tutto è passato. Deve avere una allergia ai cambi la sua. Dopo il cambio si siede in panchina, e da lì vede la fine della gara. Fa il muso quando esce dal campo: lo ha fatto con Gattuso, in Europa, durante la sfida con Arsenal a Carletto Ancelotti, per non parlare dei duelli rusticani con Maurizio Sarri. Che è tutto il contrario di Spalletti e che lo riprese, prima pubblicamente («vatti a sedere») e poi anche dopo.
Il Mattino