Kalidou Koulibaly: “Ora siamo quelli da battere, ecco perchè non è stata una gara perfetta” 

Il difensore senegalese: "Quando subisco gol non posso essere contento"

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Klidou non si nasconde mai: «Adesso siamo la squadra da battere » . E se lo dice lui, il comandante del Napoli nominato da Spalletti, allora la dichiarazione fa rumore e ha valore. Enorme valore. Quasi quanto il suo, colonna e totem di una difesa che continua a rimbalzare avversari e occasioni con precisione pressoché sistematica. Non per niente è la migliore del campionato: « Sì, ma a me non piace prendere gol » . Che perfezionista, Koulibaly. E che belvedere da lassù, in cima, al primo posto, dopo la settima vittoria di fila inchiodata tra l’altro da un colpo di testa del suo collega di reparto. Grande gioia, soddisfazione e anche applausi. Ma sia chiaro: « Siamo appena all’inizio, bisogna lavorare » . Agli ordini, comandante.

 

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CHE MENTALITA’ . E allora, il grande Kalidou. Kalidou il grande: gigantesco difensore e gigantesco uomo che non teme di affrontare avversari e ignoranti a muso duro. Ma questa è un’altra storia, qui si parla di calcio vero. Di vittorie e di dettagli: « Siamo molto felici, certo, ma questa non è stata la partita perfetta: abbiamo preso il gol che poi ci ha fatto reagire » . Non fa una grinza. « Per il resto siamo riusciti a controllare: la Fiorentina è partita forte, anche sull’onda della spinta dei suoi tifosi, ma noi siamo stati capaci di reggere » . Anche bene. « E nel secondo tempo abbiamo segnato con Rrahmani » . Il suo partner, giunto al terzo gol nelle ultime cinque partite giocate in A. Koulibaly, però, sottolinea anche gli aspetti negativi della squadra: « Avremmo potuto concludere la partita con la porta inviolata e invece abbiamo preso gol, ma comunque abbiamo la mentalità giusta: Spalletti e lo staff ci aiutano tantissimo e ci danno la giusta fiducia. Dobbiamo continuare a lavorare » .

UNO PER TUTTI. Il comandante non fa sconti, mai, ma sa anche quando è il momento di sottolineare la realtà senza bluffare: « Siamo tutti felici, tutti contenti: lottiamo l’uno per l’altro, da squadra vera, è questo il nostro spirito. Spero possa durare fino alla fine » . Di certo lui ci mette ogni mezzo per aiutare i colleghi: « Il saluto a fine partita? Provo sempre a caricare i miei compagni: non dobbiamo mollare perché adesso siamo la squadra da battere » Una bella presa di coscienza, altroché. « Ad Anguissa ho detto che ha fatto una grande partita e che deve continuare così perché avevamo bisogno di uno come lui. Per la verità ogni giocatore è importante in questa rosa: sono tutti bravi ragazzi e mi piace salutarli uno per uno » . La formula è quella giusta, sì: « La partita era difficile e si è messa ancor più in salita dopo lo svantaggio, ma noi abbiamo reagito e abbiamo saputo lottare. Ci siamo caricati tra di noi e questo ci rende felici: è stata una vittoria conquistata da tutto il gruppo » . E ora, la sosta e gli impegni delle Nazionali: Koulibaly affronterà con il Senegal nelle qualificazioni al Mondiale 2022 due volte la Namibia: sabato è in agenda la prima in casa e poi martedì 12 ottobre andrà in scena la seconda in trasferta.

Fonte: F. Mandarini (CdS)

 

 

 

 

 

 

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