I disservizi di Dazn fanno discutere ed infuriare. Ci sono problemi strutturali della rete, scrive Alessandro Longo in un articolo pubblicato oggi sul Domani. Francesco Vatalaro, professore all’università La Sapienza di Roma interrogato sull’ argomento, disse che Dazn, per sostenere la sfida, avrebbe dovuto compiere interventi importanti: “una nuova codifica del segnale – che Dazn non ha ancora introdotto – e una distribuzione dei contenuti (il calcio) più vicina a casa dell’utente. Se il contenuto è più vicino all’utente, ci sono meno inefficienze su Internet e la qualità è più garantita”. Dazn, scrive Longo, è intervenuta insieme a Tim mettendo una trentina di cache (memorie) nelle reti degli operatori, che richiedono un investimento di 200mila euro l’una. Il punto è che ne servirebbero molti altri ancora, dice Vatalaro: «Servirebbero circa cento cache, una a provincia italiana, per avere una qualità ottimale».
da Il Napolista