Luciano Spalletti: “Insigne e Koulibaly? Giocatori che sanno annusare prima il pericolo”

0

Scusi la domanda, Spalletti, ma il capitano ha ricamato un assist delizioso anche in jeans e maglietta: lei si sta divertendo? «Io sto bene quando finisce la partita e abbiamo vinto. Sono un po’ contadino e per noi sognare non è mai prudente».

Factory della Comunicazione

Il Napoli d’inizio stagione corre forte e a tratti vola, altro che storie, ma il signor Luciano conosce troppo bene il calcio e i segreti della gestione di un gruppo e degli entusiasmi e così preferisce continuare per la sua strada: calma, sangue gelido, concretezza. E consapevolezza: la vera arma in più del momento. Di una squadra che da anni fa sfoggio di talento ma che allo stesso tempo è stata troppo spesso vittima dei suoi stessi sbalzi d’umore. «Abbiamo una discreta mentalità, ma ogni volta dobbiamo pensare di prepararci a giocare una partita che vogliamo vincere».

Guarda allo Spartak Mosca, ma contemporaneamente bisogna valutare anche la partita di domenica con la Fiorentina. Al Franchi: l’ultima prima della sosta e anche il test più complesso – e per questo stuzzicante – in coda a un crescendo costruito attraverso 6 vittorie consecutive in campionato e un gran bel pareggio in rimonta con il Leicester.

Ecco perché oggi andrà in scena un po’ di turnover in più: «Tre o quattro cambi. Quattro e mezzo…».

E giù una risata: perché a Napoli, in fondo, lui si sta divertendo. E fa divertire tutti.  

 


NAPOLI CONTADINO

E allora, serata d’Europa: scenario internazionale e Napoli contadino. «Spesso mi dicono che sono un po’ contadino e i contadini sono saggi: ci dobbiamo preoccupare del raccolto del giorno, mica di quello di domani. Se poi la stagione cambia e non raccogli, allora è inutile fare sogni a lunga scadenza. Non è prudente. Dipende da ciò che porti a casa: domenica è un po’ più in là, non sappiamo cosa potrà accadere».

Non fa una piega. Anche se poi, tutto sommato, domenica è lontana appena tre giorni: «Cambierò alcuni giocatori per averli freschi con la Fiorentina. Ma di alcuni non si può fare a meno, come Insigne e Koulibaly: sanno riconoscere il pericolo e lo annusano prima».  

F. Mandarini (CdS)

 

 

 

 

 

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.